IMU agricola: il pagamento slitta al 10 febbraio 2015
Saranno esentati, quindi, tutti i comuni montani e, nei comuni parzialmente montani, sono esclusi tutti i terreni di proprietà o in affitto a imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti. Con i nuovi criteri 3.546 comuni saranno totalmente esenti e 655 parzialmente esenti. Il termine di pagamento per chi non rientra nei parametri di esenzione è posticipato al 10 febbraio.
"Abbiamo lavorato per una soluzione definitiva e strutturale della vicenda IMU sui terreni montani – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina. Con il decreto di oggi abbiamo risolto i problemi amministrativi sopravvenuti e tutelato ancora di più coloro che vivono di agricoltura nei territori rurali".
"E' un intervento decisivo che incide molto sullo sviluppo delle aree agricole montane": è quanto afferma l'On. Giuseppe Castiglione, sottosegretario di Stato alle Politiche agricole alimentari e forestali, commentando il decreto legge, varato oggi in Consiglio dei Ministri.
"Un risultato che è frutto di un lavoro di squadra che crede nel ruolo assolto dall'agricoltura in aree penalizzate dal punto di vista pedo-morfologico in cui le attività agricole spesso stentano ad assolvere a quel ruolo strategico sia contro il dissesto idrogeologico sia contro l'esodo rurale. Ritengo – conclude il sottosegretario Castiglione - che il provvedimento di oggi rappresenti un dovuto atto di sinergia con le priorità agricole e territoriali che stiamo portando avanti al Mipaaf con la nuova programmazione per lo sviluppo rurale nell'ambito della PAC 2014-2020".
Agrinsieme: "Bene chiarezza, ma doveva essere fatto di più"
Da parte sua, Agrinsieme "prende atto" della decisione del Governo che ha rivisto i criteri per l'esenzione dall'Imu dei terreni montani, abrogando la classificazione su base altimetrica stabilita dal contestato decreto ministeriale di fine anno.
"Siamo lieti che sia stata fatta maggiore chiarezza, resta il fatto però - rimarca Agrinsieme - che aziende agricole, che operano in una vasta area del Paese, continuano a essere caricate di un onere fiscale che non si possono permettere. Inoltre, rileviamo che parte delle risorse per la copertura finanziaria del provvedimento vengono sottratte al pacchetto agricolo".
"Riteniamo fortemente iniquo - prosegue Agrinsieme - gravare di ulteriori balzelli aziende in difficoltà che hanno tra l'altro il grande merito di operare per la difesa del paesaggio ed essere spesso anche l'unico bastione contro il dissesto idrogeologico del territorio. Per questo il Governo avrebbe dovuto compiere uno sforzo più coraggioso, esentando totalmente dagli oneri fiscali le aree ex svantaggiate almeno per il 2014".
Infine, rileva il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, "i termini per la scadenza del pagamento per i terreni che non rientrano nei parametri dell’esenzione - fissati al prossimo 10 febbraio - sono estremamente stretti".