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Ricercatori italiani sviluppano un protocollo innovativo per gestire la soluzione nutritiva nel sistema fuori suolo

Il gruppo di ricerca coordinato dal professor Antonio Elia dell'Università degli Studi di Foggia (Italia) ha recentemente concluso il lavoro sulla coltivazione fuori suolo di ortaggi da foglia destinati alla lavorazione di IV gamma (Deliverable N. 4.21, progetto EU Quafety).

Obiettivo del lavoro era gestire strategicamente la soluzione nutritiva (SN) e il sistema di coltivazione fuori suolo (FS) per ottenere una materia prima idonea alla lavorazione di IV gamma. Per lo studio sono stati considerati diversi ortaggi da foglia come modello.

L'Unità di ricerca (UR) si è concentrata sulla definizione di un protocollo innovativo per la produzione di materia prima adatta alla filiera di IV gamma in termini di sicurezza, qualità nutrizionale e shelf-life. I protocolli messi a punto riguardano il sistema di coltivazione fuori suolo, oggi considerato il metodo di produzione più intensivo nel settore dell'orticoltura

Nell'ambito del progetto EU Quafety, l'UR ha studiato:
  1. Alcune specie-modello: lattuga, indivia, scarola, rucola
  2. Differenti livelli di conducibilità elettrica (CE) della SN: EC1 ≈1.5 dS m-1, EC2 ≈2.5 dS m-1, EC3 ≈3.5 dS m-1, e EC4 ≈4.5 dS m-1
  3. Due sistemi di coltivazione fuori suolo: Ebb-and-Flow (EF, sistema flusso-riflusso) e Floating system (FS, sistema per galleggiamento).
L'UR ha concluso lo studio con alcune interessanti indicazioni per ottenere la migliore gestione del sistema fuori suolo. Innanzitutto, indipendentemente dal sistema di coltivazione fuori suolo e dal genotipo, la CE della SN dovrebbe essere vicino a 3,5 dS m-1 per ottenere la migliore materia prima in termini di contenuto di nitrati, composti antiossidanti, percentuale di sostanza secca e shelf-life.

Poi, tra i sistemi di coltivazione FS, l'EF modificato è più adatto alla coltivazione della lattuga lollo, mentre il FS è più adatto alla coltivazione di rucola, indivia e scarola. Il sistema EF richiede un minor impiego di acqua e sali minerali, tuttavia la SN deve essere somministrata almeno tre volte al giorno. Infine, il contenuto di nitrati può essere ridotto con successo sostituendo la SN con acqua fino a 3 giorni prima della raccolta.

Per maggiori informazioni clicca qui.