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Dieta macrobiotica: alimentazione come cardine nell'equilibrio tra corpo e mente

Esistono vere e proprie filosofie di vita che si riflettono nelle diete alimentari: pensiamo per esempio allo stile vegetariano nei diversi modelli quali latto-ovo-vegetariani, latto-vegetariani, vegano (in cui rientrano anche i fruttisti) e non ultimo quello reducetariano (cfr. FreshPlaza del 20/01/2015).

Con la dieta macrobiotica (dal greco makros + bios che significa grande/lunga vita) l'individuo punta a vivere pienamente e liberamente, contrastando il consumismo e ponendosi in conflitto ai ritmi frenetici del giorno d'oggi.

Gli alimenti - provenienti quasi esclusivamente dal regno vegetale - sono considerati la fonte della vita: il tramite attraverso il quale l'essere umano accede all'energia della luce solare, della terra, dell'acqua e dell'aria.

Messa a punto dal filosofo giapponese George Oshawa, dopo la sua morte - verso la metà degli anni '60 - la macrobiotica si è diffusa in tutto il mondo, grazie all'opera dei suoi allievi. Basata sulla medicina orientale e sulla ricerca di un equilibrio tra Yin e Yang, l'appartenenza di un alimento a una di queste due categorie dipende quindi da numerosi fattori, tra cui il ciclo di crescita della pianta.

I principi base della dieta macrobiotica possono essere riassunti nella piramide di Kushi (foto sotto). Michio Kushi è considerato l'altro padre della macrobiotica insieme a George Oshawa.



Sono considerati tipici cibi Yang frutti e foglie cresciuti in climi caldi e contenenti più acqua. I cibi Yin sono rappresentati da steli, radici e semi, più secchi e cresciuti in un clima freddo. Gli alimenti base della dieta macrobiotica sono rappresentati quindi da cereali integrali, verdure fresche, legumi, vegetali marini, derivati della soia fermentata, frutti e noci, semi.

A rivestire un'importanza fondamentale per la macrobiotica è la preparazione dei cibi: infatti, attraverso la cottura è possibile attenuare o accentuare le caratteristiche Yin e Yang di un alimento e modificarne le proprietà nutritive e il contenuto energetico.


(Foto: Martin Halsey-La sana gola)

Anche l'atteggiamento nel consumare il pasto ricopre un suo ruolo specifico: il cibo deve perciò essere masticato accuratamente, con calma, consapevolezza e gratitudine.

Unica pecca, forse, è che i principi della macrobiotica, purtroppo, non sono facilmente applicabili nella loro interezza ai giorni nostri, caratterizzati da rapidità e fretta negli impegni da gestire, preoccupazioni e ritmi di lavoro intensi.

In Italia
Nel Belpaese la macrobiotica si è diffusa soprattutto grazie a Mario Pianesi, che iniziò a seguirla per motivi personali. Dopo aver letto "Lo Zen Macrobiotico" di George Ohsawa, cominciò a sperimentare i piatti curativi elencati nel libro; attratto dalla saggezza delle antiche teorie cinesi, iniziò a studiare e ad approfondire le teorie dello yin e dello yang finché, nel 1980, fondò un'associazione culturale molto attiva e rigorosa nello sviluppo e nella divulgazione della macrobiotica in Italia (l'Associazione Nazionale e Internazionale UPM Un Punto Macrobiotico).

Elaborazione FreshPlaza su diverse fonti