Spagna: una campagna disastrosa per le melagrane

Con il concludersi della campagna delle melagrane a Elche, la principale zona di produzione della Spagna che rappresenta il 90% circa della produzione di tutto il paese, sia i produttori che gli esportatori concordano nel dire che la stagione commerciale si è rivelata un completo disastro, visto che nonostante la diminuzione del 25% circa nei volumi di produzione (come risultato della siccità), i prezzi sono stati molto inferiori al previsto.

Le principali ragioni di questa debacle sono l'embargo russo e il rapido incremento della produzione spagnola, che si è diffusa anche in altre province, così come in nazioni terze.

Un esportatore di melagrane di Alicante ha dichiarato che i prezzi medi delle melagrane sono crollati del 20% circa rispetto alla stagione precedente. Secondo l'esportatore, ciò è stato dovuto principalmente all'embargo russo. "Dal 35% al 40% delle melagrane esportate nel 2013 era andato in Russia, perciò la loro decisione di chiudere i confini ha avuto un grande impatto sulle esportazioni di questa stagione".

Allo stesso tempo, "è chiaro che la produzione di melagrane continua ad aumentare ogni anno ed è ovvio che l'offerta sta crescendo più rapidamente della domanda".

"Negli ultimi due anni, Turchia, Israele, Marocco ed Egitto hanno tutte incrementato le loro spedizioni per le varietà Wonderful e Mollar, il che ha portato ad una competizione maggiore in Europa e specialmente negli Emirati Arabi e in Asia, dove il consumo di melagrane è tradizionalmente alto", ha affermato l'esportatore.

Egli conclude: "Crediamo che la produzione continuerà ad aumentare nei prossimi anni; di conseguenza, se il consumo non viene stimolato e promosso, avremo a che fare con problemi seri. Al momento, siamo un po' pessimisti. Il settore è in costante ricerca di nuovi mercati per le melagrane Mollar, sebbene questo non sia un obiettivo raggiungibile a breve termine".

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