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Pomodoro da industria: i dati della campagna 2014

Per il pomodoro da industria quella attuale è una fase di consuntivi e di bilanci della campagna 2014. Ed è in questa fase che emergono con maggiore precisione i dati relativi alle produzioni raccolte, alle rese e alla trasformazione, non senza polemiche e qualche incertezza, visto che anche le previsioni a livello mondiale sono state smentite, con una produzione totale più elevata di quanto atteso.

I dati finali della campagna nazionale confermerebbero 2,39 milioni di tonnellate di produzione nel distretto del Nord, mentre in area Centro-Sud il totale del pomodoro consegnato sarebbe pari a circa 2,54 milioni di tonnellate, un quantitativo superiore alle attese, con rese medie che hanno suscitato qualche perplessità e discussione.

I dati riportati da Ismea, sulla scorta delle rilevazioni presso le strutture organizzate, mostrano un aumento della superficie investita del 22%. Nel complesso, a livello italiano, i maggiori investimenti hanno portato a una crescita del raccolto rispetto al 2013, ma con rese per ettaro deludenti e inferiori allo stesso 2013, a causa dell'andamento climatico e alle problematiche fitosanitarie.

Nel complesso la produzione nazionale cresce di un 20%, ma, nonostante questo balzo, l'Italia si ritrova relegata al terzo posto della produzione mondiale di pomodoro da industria, dopo Stati Uniti e Cina che su 67.000 ha di superficie avrebbe prodotto 6,3 milioni di tonnellate, contro una superficie italiana di 68.000 ha con una produzione di 4,9 milioni di tonnellate.

L'aspetto più grave, però, è quello relativo al reddito delle imprese agricole italiane, falcidiato dal calo delle rese e dall'applicazione dei parametri qualitativi, ancora una volta messi in discussione.
Data di pubblicazione: