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Unica nota stonata: la cifra localistica

Un partner d'eccezione (Unicredit) e progetti in grande per Macfrut 2015

di Rossella Gigli - Chief editor/Manager FreshPlaza.IT

Sono riusciti nell'intento di tenere nascosto fino all'ultimo un grande asso nella manica: solo ieri, infatti, in occasione della presentazione ufficiale alla stampa dell'edizione 2015, i vertici di Macfrut hanno rivelato il nome del main sponsor nonché business partner del nuovo format "Macfrut International".



Si tratta della banca Unicredit, la quale ricoprirà un ruolo essenziale per uno degli assi portanti della fiera: l'internazionalizzazione. Forte delle sue numerose sedi in diversi Paesi europei, Unicredit si è infatti impegnata a portare a Macfrut ben 200 tra nuovi buyer e operatori, soprattutto dall'Europa dell'Est, dove saranno organizzati road show di presentazione della manifestazione (vedi elenco qui sotto).


Ai Road Show in collaborazione con Unicredit, Cesena Fiera aggiungerà eventi di presentazione anche in Marocco, Tunisia, Egitto, Brasile e Repubblica Dominicana. Sono previste inoltre, da gennaio ad aprile 2015, presentazioni nelle principali aree di produzione italiane.

Oltre all'internazionalizzazione, le altre due parole d'ordine di Macfrut sono innovazione e allargamento della manifestazione a tutti i segmenti della filiera.

Ma procediamo con ordine: la presentazione ufficiale si è svolta ieri 10 dicembre 2014 presso il Mipaaf, alla presenza del Ministro Maurizio Martina. Sono intervenuti, dopo una breve introduzione di Roberto Della Casa, il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, il presidente di Cesena Fiera Renzo Piraccini e Carlo Marini, responsabile dell'ufficio Group Clients Internationalization di Unicredit.


Sopra: il banco dei relatori; sotto: la sala Cavour del Mipaaf presso la quale si è svolta la presentazione.



L'ambizioso programma di Macfrut International (23-25 settembre 2015 presso il Rimini Expo Centre) mira alla completezza: "Negli anni passati ci si è focalizzati quasi solo sulla filiera post-raccolta - ha dichiarato Renzo Piraccini - Ora vogliamo includere anche tutta la filiera pre-raccolta. Dedicheremo uno spazio di riguardo all'innovazione; a cominciare da quella del breeding varietale, fino alle aziende agricole innovative che avranno l'occasione di stare sotto i riflettori. Proprio come al PMA, infatti, anche al Macfrut International sarà presente una vetrina riservata alle nuove proposte per il settore ortofrutticolo e non mancherà l'assegnazione di un premio all'innovazione, esteso dal prossimo anno anche all'area della green economy".


Un momento dell'intervento del presidente di Cesena Fiera, Renzo Piraccini.

I nuovi settori espositivi previsti nell'edizione 2015 di Macfrut saranno: frutta secca ed essiccata, settore sementiero, vivaismo e novità vegetali, meccanizzazione specifica per frutticoltura e orticoltura, colture protette, irrigazione e impiantistica.

A tal fine, Cesena Fiera ha deciso di prenotare 4 padiglioni da 5.500 metri quadri ciascuno presso la struttura di Rimini, con l'opzione di poter estendere l'area espositiva anche ad un quinto maxi padiglione da 12.000 metri quadrati, che andrebbe destinato ai segmenti pre-raccolta della filiera.

"Stiamo ragionando in grande - ha ribadito Piraccini - forti del sostegno che non soltanto le istituzioni pubbliche ma anche le imprese ortofrutticole hanno voluto manifestarci. L'80% degli espositori 'storici' di Macfrut ha già riconfermato la sua partecipazione al nuovo format, ma noi puntiamo a portare in fiera 400 nuovi buyers (di cui 200 grazie ad Unicredit) e 10.000 produttori ortofrutticoli. A tal fine abbiamo previsto tutta una serie di agevolazioni che comprendono la copertura integrale delle spese di viaggio e soggiorno dei compratori esteri; la realizzazione di 100 bus navetta dalle principali aree di produzione, una contribuzione al 50% per le spese sostenute da imprese cooperative per portare i loro soci in fiera; un aiuto rivolto alle aziende espositrici che vorranno cogliere l'occasione di Macfrut International per organizzare convention aziendali, incontri con la propria rete vendita o presentazioni di nuovi prodotti o progetti".


La nuova immagine emblematica di Macfrut International è la melagrana: tutti i segmenti e le esigenze della filiera ortofrutticola raccolte in un unico luogo.

Il quartiere fieristico scelto per l'edizione 2015 è la fiera di Rimini, una delle strutture più moderne e innovative d'Italia. Costruita nel 2001, è dotata di una stazione ferroviaria interna e di elisuperficie. Ha 11.000 posti parcheggio e 16 padiglioni monoplanari modulabili. La scelta di Rimini presenta anche un non trascurabile vantaggio di carattere economico, come spiegato da Renzo Piraccini: "A fine settembre, grazie al fascino della riviera romagnola, della sua macchina del divertimento ancora in moto e dei prezzi degli alberghi assai più abbordabili in quel periodo che in qualunque altra area, Macfrut potrà mettere a valore anche la risorsa della nuova location".

Cesena Fiera, però, non sparisce dai giochi: la precedente struttura ospiterà infatti la cosiddetta "Anteprima Macfrut", ossia l'appuntamento convegnistico con i temi di attualità, le tendenze e le sfide del settore, che avrà luogo il giorno prima della manifestazione, 22 settembre 2015. Sempre nel territorio locale saranno inoltre organizzate visite guidate professionali a produzioni in campo, magazzini di lavorazione, mercati ortofrutticoli e supermercati. Non mancheranno tour enogastronomici a Cesena e in Romagna destinati agli ospiti e agli accompagnatori non professionali, interessati più alla buona tavola e al divertimento che non alla manifestazione ortofrutticola.

Qualche pennellata di localismo di troppo
Tuttavia, proprio questa cifra "localistica" di Macfrut, che vuole farsi internazionale senza rinunciare a tutte le implicazioni territoriali del suo passato (del resto è una manifestazione nata a Cesena, la cui regia rimane a Cesena) ha in parte deformato la lettura dell'evento da parte della massima autorità pubblica in materia agricola, ossia lo stesso vertice del Mipaaf, Maurizio Martina.

Nel suo intervento successivo alla presentazione del nuovo format fieristico, infatti, il Ministro, pur complimentandosi per l'iniziativa ("Avete usato le parole d'ordine giuste, state rendendo più forte la formula di Macfrut e avete fatto passi nella direzione del progetto che mi è stato presentato qualche mese fa", ha dichiarato), l'ha interpretata come "esperimento pilota" a livello regionale, che potrebbe diventare, in caso di successo, anche un format da riproporre a livello nazionale.


Il Ministro Maurizio Martina interviene durante i lavori.

Martina ha inserito l'iniziativa del Macfrut nel più ampio quadro degli appuntamenti agroalimentari del 2015, Expo in primis: "Riteniamo che il 2015 possa essere un anno di svolta - ha dichiarato - grazie ai sei mesi di Expo che, anche fuori dal contesto di Milano, possono costituire un'occasione per tutti. Come Ministero siamo interessati a discutere con qualsiasi soggetto abbia delle innovazioni da proporre. Nel caso vostro vedo che esiste già del terreno fertile".



Sempre in un'ottica generale, Martina ha spronato ad affrontare il complicato passaggio che il nostro Paese sta attraversando "ponendo, accanto all'analisi realistica dei nostri punti di debolezza, anche l'analisi veritiera dei nostri punti di forza; perché la crisi è sfida e opportunità e Macfrut può contribuire a dare un impulso in questa direzione. E' una partita che si gioca insieme; noi ci siamo".

Peccato dunque che il Ministro, abbandonando i lavori anzitempo per altri impegni, abbia perso l'occasione di ascoltare la presentazione di Carlo Marini di Unicredit, il quale ha illustrato ai presenti le implicazioni e i plus che una banca a dimensione internazionale può esprimere nella sfida principale di Macfrut International; cioè quella di farsi portavoce, nel mondo, della filiera ortofrutticola italiana.



"Siamo presenti con le nostre sedi non soltanto in paesi considerati il motore economico dell'Europa, come Germania o Austria, ma anche nei paesi dell'est, connotati da grandi potenzialità e dove il nostro obiettivo è quello di affiancare l'impresa italiana in tutte le sue esigenze di business".

La "dote" che Unicredit porta a Macfrut è quella della sua capillare e concreta conoscenza dei mercati esteri, con desk specializzati nell'agribusiness e con soluzioni innovative per il B2B. In alcuni paesi, infatti, Unicredit sta aprendo dei business center, cioè dei luoghi fisici nei quali l'imprenditore italiano trova un sostegno pratico e multiservizio alle sue attività di espansione e di network con le realtà estere.

Un ottimo alleato dunque per aprire finalmente Macfrut al resto del mondo, superando l'ottica - seppur comprensibile - di un eccessivo radicamento alle sue origini.