Porti: l'import di container nel Nord Europa priva l'Italia di 6,4 miliardi di euro
Il numero di contenitori, si legge in un comunicato, è stato calcolato sulla base delle autorevoli fonti consultate, tra le quali il Piano Nazionale della Logistica, il Libro Bianco dei Trasporti e la Cassa Depositi e Prestiti, che assumono un valore compreso tra i 500 mila e i 2 milioni di contenitori. Secondo Fedespedi tale situazione è dovuta principalmente all'eccesso di burocrazia che caratterizza le procedure di importazione di una merce nel nostro Paese, dove possono essere effettuate ancora fino a 17 tipologie di controllo e possono intervenire fino a 5 Ministeri.
"Risulta chiaro - afferma Piero Lazzeri, Presidente Fedespedi - che solo una azione congiunta del mondo imprenditoriale, del governo e della pubblica amministrazione, possa ridare credibilità all'intero sistema e convincere quelle aziende che oggi preferiscono importare tramite i porti del Nord Europa beni che saranno poi distribuiti e venduti nel nostro territorio, a ritornare a dare fiducia al sistema dei porti italiani". "Per far questo - prosegue Lazzeri - è necessario che alcune delle sue strutture portanti, tra cui Autorità Portuali, porti, aeroporti e retroporti e gli ingranaggi organizzativi, tra cui la normativa di settore e la Pubblica amministrazione, siano messe nella condizione di poter lavorare al meglio per confrontarsi su scala internazionale con i sistemi logistici delle altre nazioni".