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Avocado, agrumi e datteri tra i prodotti principali

L'israeliana Mehdarin tratta direttamente con i retailer stranieri

 Mehdarin è un'organizzazione di produttori israeliana. Secondo Ramie Hessel, vicepresidente di Citrus Export, significa "trattare direttamente con i retailer e non limitarsi a spedire i prodotti ai grossisti francesi od olandesi aspettando che facciano tutto loro".

Il 70-75% delle esportazioni e delle vendite sul mercato interno arriva da campi di proprietà: "Le superfici di avocado, agrumi e ortaggi a radice sono totalmente sotto il nostro controllo".

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Ramie Hessel, vicepresidente di Citrus Export, controlla gli oroblanco

L'azienda possiede anche filiali in Svizzera, Francia, Regno Unito, Svezia e Paesi Bassi. Dispone inoltre di account manager per Estremo Oriente e America del Nord e del Sud. "Stiamo espandendo il nostro business. In Asia, in particolare, stiamo lavorando molto in Corea, Giappone e Cina".

Una delle maggiori difficoltà deriva dai tassi di cambio e dalla situazione sul mercato russo, particolarmente catastrofica per i produttori di peperoni. "In Russia stiamo sviluppando il mercato degli avocado e speriamo di vendere più cachi, visto l'embargo. Non vedo però altre grandi opportunità a causa delle situazione politica e del tasso di cambio".

L'anno scorso, la situazione era ben diversa: la stagione era partita con pochi volumi di pomelo ed è proseguita con pompelmi rossi e bianchi. "In Corea il pompelmo va molto ma, sfortunatamente, non abbiamo un accordo di libero scambio quindi dobbiamo pagare il 30% di dazi".

Questa annata, invece, è stata difficile per il pompelmo rosso: "Dopo numerose campagne negative, sono stati estirpati 500 ettari, ma non credo che questo avrà effetti sulle esportazioni".

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Visuale del centro confezionamento di Mehadrin, vicino ad Ashkelon.

Per quanto riguarda il pompelmo bianco, invece, Hessel spiega: "Lo sverdimento finirà tra circa due settimane e poi dovremo iniziare a raccogliere per mettere il prodotto in cella, in modo che si mantenga perfetto fino a marzo. In questo modo possiamo rifornire i supermercati fino alla fine della stagione".

Per quanto riguarda gli agrumi, il raccolto delle Suntina (simili alle spagnole Clemenvilla) partirà fra due settimane. La frutta viene spedita a Stati Uniti, Scandinavia e Regno Unito. "Poi, in gennaio, continuiamo con la Orri, fondamentale per la nostra industria e coltivata su circa 1.500 ettari di proprietà".

"Speriamo di non avere gli stessi problemi climatici dell'anno scorso - aggiunge Hessel - anche perché, con l'entrata in produzione dei nuovi frutteti, ci aspettiamo volumi record. Se tutto va bene, continueremo con il condizionamento delle Orri fino a fine aprile".

Per quanto riguarda gli easy peeler, Hessel crede che si siano ancora enormi potenzialità di crescita: "Tra 2 o 3 anni si potrebbero raggiungere le 200.000 tonnellate, di cui 150-160.000 saranno riservate all'export. I clienti considerano la Orri migliore di tutte le altre varietà".

Mehadrin coltiva poi due tipi di limoni, tra cui l'Interdonato, normalmente riservato al mercato nazionale nonostante esistano margini di sviluppo prima dell'arrivo di Spagna e Turchia. "C'è domanda da parte dei Paesi che richiedono anche pompelmo rosso, ma i limoni resterebbero comunque una nicchia per noi".

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Il centro confezionamento.

Riguardo le arance, Mehadrin inizia con le Navel per poi continuare con le Shamouti. "Quest'ultima è una varietà ovale con un gusto molto particolare. È facile da sbucciare e ha un buon equilibrio tra acidità e grado Brix. La maggior parte è venduta sul mercato locale ma 12-13.000 tonnellate sono esportate, principalmente in Scandinavia e Regno Unito".

In anni recenti, l'azienda ha anche investito in una Navel tardiva, facile da sbucciare, con un buon sapore e molto succosa. Le rese sono ottime e i calibri molto interessanti. "Quest'anno ne produrremo già 5.000 tonnellate, di cui 1.500 saranno spedite in Scandinavia e Stati Uniti".

Per il futuro del settore agrumicolo israeliano, Hessel pensa che "ci saranno degli assestamenti per il pompelmo e una crescita del settore easy peeler. È difficile trovare manodopera e servono più varietà precoci per garantire continuità e tempistiche ragionevoli".

Quest'anno, una delle sfide che l'azienda dovrà affrontare con la Orri sarà la selezione. Per questo motivo, la Mehadrin sta facendo grandi investimenti per introdurre macchinari avanzati.

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Ramie Hessel valuta il raccolto di avocado.

Gli avocado sono il prodotto principale per l'azienda israeliana, che l'anno scorso ne ha esportati oltre 22.000 tonnellate. "Abbiamo molte nuove piantagioni, soprattutto di Hass. In Francia possediamo grandi centri per la maturazione e riusciamo a fornire il frutto praticamente tutto l'anno grazie anche alle importazioni da Perù e Cile".

La produzione di cachi è solo di 3 o 4.000 tonnellate e, secondo Hessel, nonostante il mercato sia abbastanza buono, il futuro è piuttosto incerto.

Mehadrin è anche un grande produttore di datteri. Ne produce 6.000 tonnellate della varietà Majhoul e altre 1.000 di altre varietà. "Ne abbiamo giù esportati circa 1.500 ton quest'anno, ma anche il mercato nazionale è molto importante e riforniamo supermercati e grossisti".

"Le rese produttive non sono alte - conclude Hessel - ma il potenziale è grande e ci sono ampi margini. Con il Majhoul, finché la qualità e il marketing sono buoni, non ci sono limiti".

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Per maggiori informazioni:
Ramie Hessel
Mehadrin
Tel.: +972 3 937 1321
Email: hesselr@mtex.co.il
Web: www.mehadrin.co.il

Testo e traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: