- endospore di Bacillus subtilis ABS-S14,
- estratto crudo dal terreno di coltura del batterio,
- antibiotici ciclo lipopeptidi,
- chitosano
I ricercatori hanno anche valutato l'azione di questi trattamenti nello stimolare l'attivazione di difese naturali del frutto nei confronti del fungo, associate agli enzimi perossidasi (POX) e fenilalanina ammonio liasi (PAL).
Sia le endospore sia l'estratto crudo hanno mostrato un'elevata azione antifungina contro il P. digitatum. Dalle analisi all'HPLC (High Performance Liquid Chromatography) è infatti emerso che l'azione antifungina dell'estratto crudo era dovuta alla presenza di 3 gruppi di composti antibiotici prodotti dal ceppo batterico ABS-S14: iturina A, fengicina e surfattina. Si tratta di composti appartenenti alla famiglia dei lipopeptidi.
I test sia in vitro sia in vivo hanno dimostrato l'azione inibitoria di iturina e fengicina, parzialmente purificate, il cui effetto ha ritardato lo sviluppo di P. digitatum.
I risultati hanno dimostrato che l'impiego di endospore, estratto crudo e chitosano 1) permette di ridurre significativamente la muffa verde sui mandarini rispetto all'impiego degli antibiotici lipopeptidi applicati singolarmente, 2) favorisce l'attività enzimatica di POX e PAL nel flavedo del frutto in risposta all'attacco fungino.
I ricercatori concludono dunque che Bacillus subtilis ABS-S14, i suoi lipopeptidi ed il chitosano possono essere impiegati per controllare la muffa verde dei mandarini.
Fonte: Waewthongrakb W., Pisuchpen S., Leelasuphakul W., ‘Effect of Bacillus subtilis and chitosan applications on green mold (Penicillium digitatum Sacc.) decay in citrus fruit’, 2015, Postharvest Biology and Technology, Vol. 99, pagg. 44-49.