La Spagna dice di no all'etichetta obbligatoria UE sugli agrumi trattati con conservanti
Per la Spagna, infatti, questa decisione comporta uno svantaggio concorrenziale sui mercati dei Paesi terzi in cui non è richiesta un'etichetta analoga a quella imposta dall'Europa. Secondo Madrid, l'Esecutivo UE viola il principio della parità di trattamento e di non discriminazione tra i produttori.
I giudici europei ritengono "inaccettabile distinguere tra i consumatori che si trovano all'esterno e all'interno dell'UE. Il livello uniforme ed elevato di tutela dei consumatori – affermano – rientra in un'immagine di qualità e di affidabilità dei prodotti provenienti dall'Unione. Immagine che rischierebbe di essere danneggiata nell'ipotesi in cui la salute dei consumatori all'esterno dell'UE fosse minacciata per la mancanza di un'etichettatura sul trattamento post-raccolta degli agrumi provenienti dall'Unione".
La Spagna ha due mesi per impugnare la sentenza dinanzi alla Corte di Giustizia dell'UE.