14 aprile: L'ortofrutta cerca una sua fiera internazionale, in Italia
16 aprile: Guala sulla Fiera dell'ortofrutta: "Serve una sintesi nazionale"
30 giugno: A Milano una nuova fiera per l'ortofrutta? Fruit Innovation dal 20 al 22 maggio 2015
9 luglio: Riuscira' l'Italia ad avere una fiera ortofrutticola al passo con i tempi? I pareri degli operatori
17 settembre: Sulla fiera italiana dell'ortofrutta e' tempo che il settore dica la sua con chiarezza!
18 settembre: I pareri di alcuni operatori sulla (necessaria) fiera italiana dell'ortofrutta
19 settembre: E se invece della classica fiera dell'ortofrutta ci inventassimo qualcosa di completamente diverso?
22 settembre: Bruno Francescon: "Personalmente, se ci fossero tre fiere dell'ortofrutta in Italia, non parteciperei a nessuna di esse"
1 ottobre: Monia Cappiello: "La fiera nazionale che vorrei..."
9 ottobre: Milano scopre le sue carte per la fiera dell'ortofrutta
14 novembre: Macfrut: vince la soluzione romagnola, Rimini ospitera' l'edizione 2015
Oggi che siamo giunti a novembre, appare chiaro che si profilano, per il 2015, tre eventi fieristici dedicati all'ortofrutta: uno a Verona a inizio maggio (Fruit Gourmet), uno a Milano a fine maggio (Fruit Innovation), uno a Rimini a fine settembre (Macfrut International).
Qui accanto: "Le Tre Grazie" di Raffaello.
Alla pubblicazione dell'ultimo articolo della "serie" elencata sopra (Rimini come sede del nuovo Macfrut) sono giunti in Redazione due commenti, uno di Marco Eleuteri (AOP Armonia) il quale ha osservato: "Se prendiamo ad esempio le grandi fiere ortofrutticole internazionali di successo, come Berlino e Madrid, credo che la soluzione individuata non sia quella ideale per gli operatori ortofrutticoli italiani che avrebbero bisogno di una vetrina meno periferica e provinciale nell'accezione letteraria, oltre che letterale, del termine. Da ogni pulpito si critica la frammentazione dell'ortofrutta italiana come uno dei maggiori limiti al suo sviluppo, e la nostra programmazione fieristica dell'anno prossimo, con 3 manifestazioni confermate, ne è sicuramente una rappresentazione molto significativa".
Da parte sua, Francesco Cera, Direttore generale del Maap-Mercato agroalimentare di Padova, ci scrive: "Non ho colto in nessuna rivista, in nessun articolo, in nessuna trasmissione televisiva alcun commento da referenti certamente molto più titolati di me - e mi riferisco in particolare anche a livello nazionale governativo - sul fatto che, in tema fiere per il settore ortofrutta (per il quale c'è stato un ricchissimo dibattito) alla fine della fiera, appunto, come si suol dire, siamo (dico siamo come nazione Italia) passati da un'idea ampiamente condivisa da tutto il mondo ortofrutticolo di fare un'unica grande fiera italiana per un nuovo approccio internazionale etc., a farne non una, non due, ma... tre! Il numero perfetto, per la verità, ossia Verona, Milano e Rimini... Mi piacerebbe perlomeno cogliere qualche commento in merito, in questo assordante silenzio che forse nasconde un certo imbarazzo di dovere una spiegazionesia verso i nostri partner importatori/esportatori stranieri sia verso i nostri operatori nazionali che, oltre ai costi per Berlino e Madrid, dovranno rivedere i propri budget non per una, ma per ben tre fiere nella loro stessa nazione! Ai grossisti del mio mercato che partecipano alle fiere io faccio un po' fatica a spiegarlo; per cui qualsiasi aiuto sarà ben gradito..."
Cosa aggiungere a tutto ciò? A nostro parere, le "tre grazie" fieristiche potrebbero avere un senso soltanto in un'ottica di netta specializzazione e differenziazione tematica. Al momento, invece, rischiano di consolidare l'incapacità del nostro Paese di proporsi in modo unitario e credibile al resto del mondo, tanto che per avere una visione d'insieme del settore ortofrutticolo italiano bisognerà, come ogni anno, attendere Fruit Logistica... che infatti si svolge a Berlino, non qui da noi.