Colombia: notevole crescita e buone prospettive per la produzione di agrumi
"La posizione geografica determina variabili di competitività; tuttavia, dobbiamo gestire i vari insetti nocivi e le fitopatie, che limitano la messa in pratica di politiche d'esportazione vere e proprie" spiega Luis Alfonso Moreno Ayala, economista di successo in campo agricolo.
Nel 1998, la produzione agrumicola colombiana raggiunse le 691.219 tonnellate, coltivate su 41.555 ettari. Nel 2013, secondo le Statistiche del Ministero dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale (MARD), l'areale era
di 83.058 ettari, un incremento del 77,2%, con una superficie di raccolta di 72.079 ettari e dei volumi di produzione pari a 1.151.122 tonnellate (+66,5%).
"La nazione presenta una grande diversità di climi, terreni e schemi di precipitazioni - continua Luis - Ciò permette l'adattamento di nuove varietà promettenti che potrebbero, in qualsiasi momento, cominciare ad essere inviate verso i mercati del Bacino Caraibico e in Asia, in periodi in cui nessun'altra nazione è in grado di produrre agrumi".
Lime Citrus Aurantifolia Swingle (lime messicani).
"Il settore agrumicolo della Colombia si è evoluto notevolmente non solo in termini di superficie coltivata, ma anche in termini di produttività, specialmente quando si tratta dei lime di Tahiti. Un altro grande vantaggio è la produzione domestica dei cosiddetti lime messicani (Citrus Aurantifolia Swingle), che vengono coltivati quasi interamente in regime biologico e sono più piccoli dei lime di Tahiti, con un'acidità elevata e una polpa molto buona" conclude Luis.
Per maggiori informazioni:
Luis Alfonso Moreno Ayala
Cell.: +57 311 6943239
Email: luismorenoayala@yahoo.com.ar
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