L'Iran è il maggior produttore mondiale di pistacchi e copre oltre il 60% della produzione mondiale. Un gruppo di ricercatori iraniani ha infatti valutato il livello di aflatossina B1 in pistacchi prodotti in due aziende iraniane nella provincia di Qazvin, prima della raccolta, alla raccolta e durante la conservazione post-raccolta.
Presenza di aflatossina B1 in pistacchi raccolti e conservati da settembre a novembre 2012 (clicca qui per un ingrandimento):
Dalle analisi è emerso che il 100% dei pistacchi conteneva aflatossina B1 prima della raccolta, alla raccolta e durante la conservazione. Il valore più alto rilevato è stato di 27,58 µg/kg su campioni dopo la raccolta. In tutte le fasi considerate, quasi il 55% dei campioni superava il limite massimo di 2 µg/kg stabilito dal regolamento UE. Inoltre i valori di aflatossina sono aumentati significativamente durante la conservazione.
I ricercatori concludono che questo studio di monitoraggio ha permesso 1) di sensibilizzare le Autorità per la Salute Pubblica sul problema della contaminazione da aflatossine e sull'entità dei rischi ad essa connessi, e 2) di evidenziare la necessità di impiegare strategie post-raccolta di conservazione del prodotto mirate a prevenire lo sviluppo fungino e la conseguente contaminazione da aflatossine.
Fonte: Mahmoudi R., Norian R., Katiraee F., Pajohi-Alamoti M.R., Emami S.J., "Occurrence of aflatoxin B1 in pistachio nuts during various preparing processes: tracing from Iran", September 2014, Journal of Micology Research, Vol. 1, pagg. 1-5.