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Fino alla settimana 43 si e' esportato il 13,21% in meno rispetto al 2013

Spagna: minor produzione di lattuga iceberg

Come avevano previsto i servizi tecnici di Proexport, l'organizzazione composta in gran parte da produttori spagnoli, all'inizio della campagna 2014/15 si evidenzia una significativa riduzione delle quantità raccolte di lattuga iceberg. Per tutti i suoi partner, Proexport ha registrato una riduzione del 13,2% tra le settimane 36 e 44, rispetto a quanto esportato durante lo stesso periodo del 2013. Per questa campagna, quindi, è prevista la raccolta di 9,53 milioni di kg, contro i 10,98 milioni di kg raccolti la stagione scorsa.

La regione della Murcia guida la produzione di questo ortaggio a livello nazionale, seguita dall'Andalusia. In particolare, Murcia e Almeria sono i fornitori principali di lattuga di tutta Europa, specialmente nel periodo che va da ottobre a maggio. In termini di varietà, la lattuga iceberg, con oltre il 75% del totale delle lattughe destinate all'export, distanzia ampiamente romane, cuori di lattughe e altre specialità.

Secondo le stime dei tecnici dell'Associazione, sebbene la cautela e la mancanza di informazioni abbiano tenuto i prezzi all'origine sorprendentemente bassi in questo inizio di campagna, una volta confermata questa situazione dovrebbe verificarsi un rialzo delle quotazioni, secondo la legge del rapporto tra domanda e offerta. In realtà, proprio in questi giorni, nei principali mercati di Paesi Bassi e Germania, le operazioni di acquisto si stanno già chiudendo a prezzi che variano tra i 5 e i 7 euro (in partenza da Proexport) per le vendite alle catene di supermercati che durante le settimane scorse si erano fermate a livelli insolitamente bassi.

Produzione
Tra i fattori che spiegano questi bassi livelli di produzione, in primo luogo va ricordato che c'è stato un importante adattamento dei trapianti ai programmi commerciali di fornitura ai clienti, cercando di evitare le sovrapproduzioni che durante la campagna precedente avevano fatto crollare i prezzi al produttore, con importanti perdite e mancate raccolte.

D'altra parte, cercando di evitare la sovrapposizione delle produzioni spagnole con quelle europee, molti produttori hanno preferito puntare a raccolte più tardive. E' il caso di Campo de Cartagena, una delle zone di produzione più importanti, che comincerà a raccogliere da questa settimana.

Inoltre, grazie al clima favorevole, nei luoghi di destinazione la raccolta è terminata bruscamente 10-15 giorni prima del consueto, mentre la richiesta si mantiene su un buon livello.

Domanda e consumo
I consumi elevati nei luoghi di destinazione sono un elemento a cui la produzione presta molta attenzione.

La popolazione è sommersa da messaggi che parlano di un'alimentazione sana a base di frutta e verdura grazie alle campagne di promozione diffuse attraverso riviste, televisioni, radio, blog e social network seguite da milioni di persone. Un esempio è la campagna "We Care, You Enjoy" che ha già registrato oltre 450 milioni di contatti, o la collaborazione tra Proexport e la catena tedesca EDEKA, che tra le settimane 45 e 51 ha condotto 1.000 degustazioni con ortaggi spagnoli nei negozi di tutta la Germania e con il messaggio "Disfruta de España" (Goditi la frutta della Spagna, ndt) e "Varietà di verdure della Murcia e dell'Andalusia".

Tutto questo servirà a stimolare un consumo maggiore di verdure proprio all'inizio della campagna orticola spagnola, distribuendo, al tempo stesso, prodotti di origine spagnola a consumatori e proprietari dei negozi.

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.

Data di pubblicazione: