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Indice dei prezzi all'origine in sensibile diminuzione nel terzo trimestre

Frutta fresca: stimata una netta ripresa della produzione 2014 rispetto allo scorso anno

Le stime di produzione relative al 2014 indicano un'offerta nazionale di frutta fresca di circa 7,8 milioni di tonnellate, in aumento del 3,4% circa rispetto al 2013. Tale risultato è riconducibile all'aumento della produzione raccolta di mele, pesche, nettarine e kiwi, che compensano le flessioni di uve da tavola e pere.

Produzione di frutta in Italia (000 t)

* dati provvisori, ** frutta fresca escluso agrumi - Fonte: Istat, Assomela, Cso

L'andamento climatico dell'estate 2014, caratterizzato da temperature miti e frequenti precipitazioni, ha determinato un effetto positivo sulla pezzatura di mele, pere e kiwi.

Per quanto concerne le mele, secondo i dati Assomela, in Alto Adige che è l'area dove si produce circa la metà delle mele italiane, c'è stato un incremento del 9% rispetto al 2013. La produzione è attesa in aumento anche in Trentino (+12%) e nelle altre regioni italiane (+14%) - vedi news correlata. Tra le varietà più diffuse, la Golden delicious si conferma quella maggiormente coltivata e la sua produzione è cresciuta del 9,5% rispetto al 2013. A seguire si piazzano Gala (+7,4%), Red delicious (+19,6%), Fuji (+12,1%) e Granny Smith (+19,6%). Tra le altre varietà aumentano le disponibilità di Cripps Pink (+15%) mentre l'offerta di Annurca è stabile a 35.000 tonnellate.

Per quanto riguarda la produzione 2014 di pere, i dati del Cso evidenziano una flessione del 2,6%, rispetto alla campagna precedente. A livello varietale, l’offerta di Abate Fetel è cresciuta del 17% rispetto al 2013, mentre quella di tutte le altre principali varietà è diminuita. Ad esempio per William (-6%), Conference (-17%) e Kaiser (-42%). Le Kaiser, con 28.000 tonnellate, hanno toccato il punto minimo della serie storica dei dati di produzione.

La produzione di kiwi è stimata in aumento del 2,4% rispetto al 2013 (vedi news correlata). Tra le principali aree di produzione, l'offerta è attesa in aumento in Emilia-Romagna (+16%), Piemonte (+16%) e Calabria (+10%). Di contro, è prevista in calo la produzione di Lazio (-13%), Veneto (-2%) e Campania (-10%). In Veneto, i produttori di kiwi, che negli ultimi anni hanno dovuto fare i conti con la diffusione della batteriosi (Psa), si trovano ora a fronteggiare anche la cosiddetta "moria" che ha determinato una drastica riduzione delle rese di produzione nelle aziende colpite.

Tendenze in Italia nel 2014

1) stime 2) dati cumulati fino a giugno a) 2010=100 b) 2000=100 Fonte: Ismea

Nel trimestre in esame, l'indice dei prezzi all'origine è risultato in sensibile diminuzione sia su base congiunturale sia a livello tendenziale; i prezzi all'origine delle varie specie di frutta hanno registrato variazioni molto negative a confronto con i prezzi del terzo trimestre 2013, con picchi particolarmente bassi per nettarine (-21%), pesche (-18%), pere (-16%), mele (-38%) e uve da tavola (-8%). Tra i prodotti monitorati l'unica eccezione è rappresentata dai meloni, il cui prezzo all'origine è cresciuto del 32% rispetto al terzo trimestre del 2013.

In generale, la riduzione dei prezzi è stata determinata dall'aumento dell'offerta rispetto allo stesso periodo del 2013. Gli scambi con l'estero dell'Italia nel secondo trimestre 2014 indicano – rispetto al 2013 – un buon aumento dei volumi esportati ed una marcata flessione dei listini medi della frutta. Risultati particolarmente positivi sono stati registrati dalle esportazioni verso i paesi extra-UE (+45% in volume).

Tendenze in Italia nel trimestre

Legenda: +++ forte crescita, ++ crescita, + lieve crescita, = stabilità, - lieve riduzione, -- riduzione, --- forte riduzione Fonte: Ismea

Le importazioni sono cresciute (anche se meno rispetto all'incremento dell'export) agevolate dai prezzi in flessione. Sul fronte dei prezzi dei mezzi correnti di produzione, nei primi nove mesi del 2014 si è registrato un lieve incremento (+0,8%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Per quanto concerne gli acquisti di frutta fresca, nel periodo gennaio-agosto, la riduzione dei prezzi al dettaglio non ha determinato un effetto positivo sulle vendite che si sono confermate sugli stessi livelli del 2013.
Data di pubblicazione: