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Mentre il caldo frena prezzi e consumi

Cavolfiori: produzione pugliese in leggero ritardo

Iniziata ai primi di settembre, ora la stagione dei cavolfiori sta per entrare nel suo vivo, con l'avvicinarsi dei mesi freddi.

In questi giorni, il prezzo dei cavolfiori bianchi (nelle sue varietà Synergy e Casper) ha registrato un lieve calo. La ragione principale sta in quel 'colpo di coda dell'estate', con temperature ancora alte registrate negli ultimi giorni. Quella del cavolfiore è infatti un'orticola molto sensibile al meteo, specialmente alle temperature. Con il caldo infatti da un lato cresce la produzione (in questi giorni si parla di produzione soprattutto nel comprensorio laziale), dall'altro ne diminuisce il consumo, essendo un prodotto tipicamente invernale.



Per spingere i consumi, diverse catene distributive stanno ricorrendo alle offerte e anche questo influisce sul prezzo al produttore che oscilla tra i 75 e i 90 centesimi al chilo, rispettivamente, che si parli di cavolfiori in offerta o meno.

La stagione era iniziata con quotazioni intorno all'auro al chilo, da allora si è progressivamente e lentamente scesi fino agli attuali prezzi.

Ora sul tavolo ci sono due le questioni. Prima di tutto le previsioni meteo per la prossima settimana: si parla di un abbassamento delle temperature e questo dovrebbe portare a un aumento del consumo e dei prezzi.

In secondo luogo c'è la produzione della Puglia, che rispetto al 2013 pare essere in leggero ritardo, anche se di pochi giorni: alcuni produttori pugliesi sono già arrivati sul mercato, ma perché la produzione della regione arrivi a regime si dovrà attendere ancora qualche giorno, forse l'inizio di novembre. Questo profila nel breve termine un gap di prodotto, che dovrebbe spingere i prezzi al rialzo.