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"Togliere dal mercato le varieta' inaffidabili."

Giancarlo Minguzzi: come difendere la nostra peschicoltura?

In vista del 27mo Convegno peschicolo nazionale (Ravenna, Pala De Andrè, 23-24 ottobre), Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese Emilia-Romagna e della OP Minguzzi Spa di Alfonsine (provincia di Ravenna) ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Il perdurare di prezzi insufficienti a coprire i costi di produzione di pesche e nettarine va affrontato programmando la produzione. Occorre una sterzata decisa che deve partire dal campo, avendo come obbiettivo la soddisfazione del consumatore. Gli agricoltori, le strutture di lavorazione e commercializzazione hanno capito che occorre togliere urgentemente dal mercato, quindi dalla produzione, oltre il 30% della merce in quanto sia dal punto di vista varietale, sia anche come calibro, colore, sapore e conservazione risulta inaffidabile."

"Occorre urgentemente riconvertirsi a cultivar affidabili, in modo da non bloccare la strada all'affermarsi di un'offerta di qualità; già da qualche anno, ma troppo lentamente, gli agricoltori stanno riconvertendo gli impianti."

"Un altro punto critico della filiera è la commercializzazione, che è troppo frammentata e troppo spesso indiretta. Le pesche e nettarine prodotte in Romagna, se aggiornate dal punto di vista varietale, non hanno da temere concorrenza; purtroppo c'è troppa frammentazione commerciale, con solamente una parte di aziende che cerca di coordinarsi il venerdì, per poi spesso vedere spegnersi ogni buon proposito il martedì, soprattutto quello che consentirebbe agli agricoltori di sopravvivere."

"Anche la GDO ci chiede di fornire una qualità di pesche e nettarine buona e costante, affinché il consumatore ritorni ad acquistare con fiducia (vedi il caso Melinda); a queste condizioni, la GDO deve considerare pesche e nettarine di Romagna un punto di forza del suo reparto frutta. Fruitimprese auspica un coinvolgimento più ampio della filiera, compresi gli intermediari che spesso hanno il rapporto commerciale con il cliente."

"Non dimentichiamo infine - conclude Minguzzi - che la peschicoltura nel nostro territorio crea un indotto importante, per cui chi è protagonista nella filiera ha grandi responsabilità."

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Fruitimprese Emilia-Romagna è l'associazione che riunisce le grandi imprese private commerciali dell'ortofrutta della regione per un fatturato di 900 milioni di euro/anno e il 60% di export.
Data di pubblicazione: