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Come e' cambiata la dieta giornaliera in 20 anni

Il mondo mangia sempre piu' frutta e verdura, l'Europa no

La dieta giornaliera varia in maniera considerevole nel diversi paesi del mondo. Se consideriamo i venti anni che vanno dal 1991 al 2011, i quantitativi quotidiani pro capite sono rappresentati principalmente da ortofrutta (avete letto bene!) e cereali. A seguire latticini e uova, carne, zuccheri e grassi, altro.

In termini di apporto calorico si è passati da una dieta giornaliera di 2.600 calorie nel 1991 (di cui 243 derivanti dall'ortofrutta) a 2.870 nel 2011 (di cui 327 derivanti da ortofrutta) nel 2011.

Mondo: composizione della dieta giornaliera nel 1991


Nel 1991, l'ortofrutta rappresentava il 33% giornaliero ossia un quantitativo di 500 g. Questa percentuale era divisa tra un 10% di tuberi ricchi di amido, un 14% di ortaggi e un 9% di frutta. Nel 2011, tale quota è aumentata fino al 40% (749 g al dì), diviso in 9% di tuberi ricchi di amido, 20% ortaggi e 11% frutta.

Mondo: composizione della dieta giornaliera nel 2011


Prendendo in esame alcuni Paesi, è più visibile il cambiamento avvenuto nell'arco dei venti anni considerati. Soprattutto si evidenzia come l'Europa sembri muoversi, per quanto riguarda il consumo di ortofrutticoli, nella direzione inversa rispetto alle medie mondiali.

Italia
Nella nostra Penisola, nei 20 anni considerati, si è assistito a un calo pro capite dei quantitativi giornalieri di ortaggi (nel 1991 erano 496 g, nel 2011 sono diventati 396 g), al contrario invece della frutta, che ha visto un leggero innalzamento (da 343 g del 1991 a 386 g del 2011). Tendenzialmente stabile il volume giornaliero pro capite per i tuberi ricchi di amido (115 g nel 1991, 106 g nel 2011).

Complessivamente nel 1991 nella dieta giornaliera pro capite italiana entravano 954 g di ortofrutticoli; nel 2011 questo valore ha subito una flessione, portandosi sul livello di 888 g. In termini di apporto calorico si è passati da 340 kcal del 1991 a 321 kcal del 2011.

USA
Gli Stati Uniti sono leader mondiali nella produzione di semi oleosi, seguiti da Brasile, Cina, Argentina e India. Gli statunitensi consumano olio vegetale su base giornaliera in misura di oltre 2,5 volte superiore rispetto a 50 anni fa e risultano al quarto posto nella classifica globale dell'apporto calorico pro capite.

USA: composizione della dieta giornaliera nel 1991 e nel 2011 a confronto



Dal confronto tra il grafico relativo al 1991 (sopra a sinistra) e quello del 2011 (sopra a destra), i quantitativi quotidiani pro capite sono rimasti pressoché stabili. A farla da padrone sono ortofrutta, latticini e uova.

Si è passati da 2.790 g giornalieri di cibo del 1991 a 2.729 del 2011. In termini di apporto calorico, la dieta ha visto le 3.525 kcal (280 ortofrutta) del 1991 trasformarsi nelle 3.641 kcal (279 ortofrutta) del 2011.

Per quanto riguarda il comparto ortofrutticolo, dal 1991 al 2011 i quantitativi sono diminuiti dell'1%: dal 28% al 27% (6% di tuberi ricchi di amido, 11% di ortaggi e 10% di frutta).

Cina
In Cina, l'apporto calorico medio per persona è più che raddoppiato negli ultimi 50 anni, aumentando più velocemente che in altre nazioni del mondo. La dieta cinese si è evoluta anche in termini di varietà. Oggi si mangia quasi il doppio di ortofrutta rispetto alla media americana.

Cina: composizione della dieta giornaliera nel 1991 e nel 2011 a confronto



Dal confronto tra il grafico relativo al 1991 (sopra a sinistra) e quello del 2011 (sopra a destra), i quantitativi quotidiani pro capite sono rimasti rappresentati in gran parte dall'ortofrutta; nel 2011 si nota come la percentuale di ortofrutta (in verde) sia aumentata visibilmente, tendenza inversa per i cereali (in marrone).

Complessivamente si è passati da 1.184 g giornalieri di cibo del 1991 a 2.368 g del 2011. L'apporto calorico nella dieta ha registrato un aumento: da 2.432 kcal (254 ortofrutta) del 1991 a 3.073 kcal (471 ortofrutta) del 2011.

Nel 1991 il consumo giornaliero di ortofrutticoli era pari al 42% (15% di tuberi ricchi di amido, 23% di ortaggi e 4% di frutta). Nel 2011 è cresciuto fino al 56% (8% di tuberi ricchi di amido, 39% di ortaggi e 9% di frutta). Notevole l'aumento soprattutto per gli ortaggi.

Germania
La Germania si posiziona al quinto posto a livello globale per consumo di alcool rispetto ad altri paesi. Come Belgio, Danimarca e Austria, i tedeschi amano anche latticini e uova.

Germania: dieta giornaliera nel 1991 e nel 2011 a confronto



Dal confronto tra il grafico relativo al 1991 (sopra a sinistra) e quello del 2011 (sopra a destra),i quantitativi quotidiani pro capite sono rimasti sostanzialmente invariati. Se la battono latticini e uova e ortofrutticoli.

Complessivamente si è passati da 2.676 g giornalieri di cibo del 1991 a 2.649 g del 2011. In termini di apporto calorico dalle 3.324 kcal (321 ortofrutta) del 1991 si è arrivati alle 3.539 kcal (301 ortofrutta) del 2011.

Il consumo giornaliero di frutta è diminuito del 2%, mentre è aumentato della stessa percentuale quello di ortaggi, dal 1991 al 2011. La quota ortofrutticola al dì è passata dal 27% (8% di tuberi ricchi di amido, 8% di ortaggi e 11% di frutta) al 25% (7% di tuberi ricchi di amido, 10% di ortaggi e 8% di frutta).

Spagna
La dieta spagnola è ispirata a quella mediterranea: ortofrutta, latte e carne e pochi cereali. Infatti, la Spagna occupa il settimo posto nella classifica mondiale per minor apporto di calorie derivanti dai cereali.

Spagna: dieta giornaliera nel 1991 e nel 2011 a confronto



Dal confronto tra il grafico relativo al 1991 (sopra a sinistra) e quello del 2011 (sopra a destra), i quantitativi quotidiani pro capite hanno mostrato solo leggere variazioni. Si segnala un aumento per latticini e uova, a discapito dell'ortofrutta.

Complessivamente si è passati da 2.827 g giornalieri di cibo del 1991 a 2.399 g del 2011, con un apporto calorico che da 3.384 kcal (463 ortofrutta) è arrivato a 3.187 kcal (291 ortofrutta).

Nel 1991 il consumo giornaliero di ortofrutticoli era pari al 40% (11% di tuberi ricchi di amido, 18% di ortaggi e 11% di frutta). Nel 2011 è calato al 30% (7% di tuberi ricchi di amido, 14% di ortaggi e 9% di frutta).

Regno Unito

Gli inglesi mangiano le stesse quantità di latticini e uova di 50 anni fa, però con un apporto calorico inferiore del 33%, dovuto alla riduzione del consumo di burro, creme e grassi animali.

UK: dieta giornaliera nel 1991 e nel 2011 a confronto



Dal confronto tra il grafico relativo al 1991 (sopra a sinistra) e quello del 2011 (sopra a destra),i quantitativi quotidiani pro capite sono rimasti praticamente invariati. Leggero aumento per l'ortofrutta.

Complessivamente si è passati da 2.461 g giornalieri di cibo del 1991 a 2.667 g del 2011 e da un apporto calorico di 3.208 kcal (332 ortofrutta) a 3.413 kcal (378 ortofrutta).

Nel 1991 il consumo giornaliero di ortofrutticoli era pari al 30% (11% di tuberi ricchi di amido, 10% di ortaggi e 8% di frutta). Nel 2011 è aumentato al 33% (10% di tuberi ricchi di amido, 10% di ortaggi e 13% di frutta).

Elaborazione FreshPlaza su fonte nationalgeographic.com e dati FAOSTAT