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La scarsita' dell'offerta italiana e straniera sta spingendo in alto i prezzi

Pomodori: continua la cavalcata dei prezzi

Le quotazioni dei pomodori sul mercato italiano hanno segnato un nuovo record per via della bassa offerta di prodotto nazionale e straniero.

"E' così dall'inizio della stagione autunnale: ogni settimana i prezzi sono in aumento – spiega Mario Tartari di Eurofrut, azienda operante all'ingrosso presso il Centro Agroalimentare di Bologna (CAAB) – Fin dalle prime battute della campagna c'è stato poco prodotto, con prezzi buoni e in aumento: al Sud hanno trapiantato meno all'inizio della stagione, mentre al Nord il maltempo ha ridotto la produzione."



Veniamo ai prezzi da record segnati negli ultimi giorni. "Sul mercato nazionale – continua Tartari – il pomodoro a grappolo è stato scambiato all'ingrosso a prezzi tra 1,50 e 2 euro al chilo a seconda della pezzatura. Il datterino invece è schizzato a quote che viaggiano tra i 3 e i 3,50 euro al chilo. Il ciliegino viene invece scambiato a prezzi intermedi, da un minimo di 2,20 euro al chilo a un massimo di 2,70. Dalla scorsa settimana il pomodoro a grappolo ha segnato un aumento dei prezzi all'ingrosso dai 20 ai 30 centesimi al chilo. Per ciliegino e datterino, invece, il rincaro è stato anche maggiore: un +30/40 centesimi al chilo rispetto alla settimana scorsa. Perché ci sia una situazione così vuol dire che c'è poco prodotto sia nei Paesi Bassi (il maggior competitor per il settore italiano, ndr) che in Spagna."

Ad oggi la produzione italiana viene dalle coltivazioni sotto serra della Sicilia. Sul mercato c'è ancora del pomodoro oblungo proveniente da Latina, pure questo da coltivazioni sotto serra, ma è in esaurimento. La qualità è buona, pari a quella del prodotto olandese che tenta di affacciarsi in Italia con gli stessi prezzi da record: "Ma a parità di condizioni – riprende Tartari – la scelta va sempre sul pomodoro nazionale", sicché di olandese in giro c'è poco.



"Credo che la situazione di scarsa offerta durerà ancora un paio di settimane – continua - fino a quando cioè non arriverà sul mercato la produzione dei nuovi trapianti siciliani." Fino ad allora, sono due gli scenari possibili: che il prezzo trovi un equilibrio smettendo di crescere, oppure che continui ad aumentare esponendo però il settore al rischio di 'fuga' da parte dei consumatori: visto il prezzo molto alto, infatti, gli acquirenti finali potrebbero optare per ortaggi alternativi più a buon mercato.

In conclusione "la campagna autunnale del pomodoro è partita bene fin dall'inizio – chiude Tartari - e speriamo che continui, magari non con prezzi così alti, per spingere un po' l'export, soprattutto quello del ciliegino su cui siamo forti. Il consumo sembra esserci e già a luglio e agosto, prima quindi che partisse la stagione, in molti dall'estero chiedevano informazioni sui prodotti italiani; non solo sui pomodori, ma più in generale su tutti gli ortaggi, segno che alla fine ci stiamo ritagliando un nostro spazio e che le nostre produzioni iniziano a farsi un nome fuori confine".

Contatti:
Eurofrut S.p.A.
Sede: Centro Agro Alimentare CAAB
Via P. Canali - 40127 Bologna - Italia
Tel.: +39 051 2861326
Fax: +39 051 2861405
Email: sede@eurofrut.it
Web: www.eurofrut.it