"Assopa – ha detto Emiliani nel suo discorso di insediamento - è un'associazione di produttori che ha lasciato il segno nella pataticoltura locale, nazionale e anche europea. Dalla sua nascita ha saputo generare fiducia nel produttore con i primi segnali di organizzazione di prodotto, costituendo il cosiddetto Sistema Bologna. La Patata tipica e la Borsa patate, quindi, come elementi di differenziazione e identificazione che ci hanno permesso di essere considerati un riferimento per le altre zone di produzione nazionali ed europee (Francia), per il valore del prodotto e per la qualità dello stesso.""In questi anni – ha continuato il neo presidente - Assopa ha avuto un ruolo fondamentale per l'erogazione da parte del Ministero dei contributi legati allo stoccaggio del prodotto. Attività che ha consentito importanti investimenti per le strutture di conservazione, sia private che associate, permettendo una commercializzazione organizzata e costante per quasi dodici mesi l'anno."
"Anche i due consorzi di valorizzazione Selenella e Patata di Bologna DOP sono fondamentali per distinguerci dalle altre produzioni e mi auguro che questi marchi possano svilupparsi sempre di più nell'interesse dei produttori. Assopa, poi, in questi anni ha avuto anche l'importante compito di certificare l'origine del prodotto destinato alle industrie di trasformazione."
Emiliani ha concluso ringraziando chi lo ha preceduto, a partire da Alberto Zambon, "che ha dovuto gestire questi anni di difficile cambiamento", fino all'ex presidente Mario Pasquali e all’ex direttore Angelo Sgarzi, i "padri costitutori" di Assopa.
I progetti futuri
L'età media di 49 anni del nuovo CdA ben si addice al programma di rinnovamento che attende Assopa e che dovrà traghettarla, in tempi brevi, verso un sistema associazionistico pataticolo moderno, anche se le normative non sono ancora ben definite. I contributi nazionali terminati nel 2012, infatti, hanno visto solo uno spiraglio di luce nel 2014 con l'applicazione dell'art. 68 del Reg. CE n. 73/2009.
La legislazione regionale e la futura normativa europea, impongono alle OP un nuovo regime di rappresentanza del prodotto, sempre più orientato alla detenzione e commercializzazione diretta, e ciò renderà necessaria una riorganizzazione della base associativa di Assopa che, con la consulenza di un importante studio legale, sarà proposta a breve agli associati.
Ma le sfide sono tante, a cominciare dalle nuove tecnologie che dovranno essere integrate nel sistema di lavoro (anche per ridurre i costi di gestione) fino alla rintracciabilità "dell'origine certa" della produzione pataticola, evidenziata da un programma sperimentale appena concluso.
Con quasi 10 milioni di euro di valore della produzione diretta, in massima parte scaturito dal Contratto quadro regionale firmato con Appe, e oltre 25 milioni di fatturato indiretto, rappresentato dal valore del prodotto liquidato ai soci dalle cooperative associate, Assopa si pone ai vertici dell'associazionismo pataticolo regionale. Per maggiori info
Email: ag@assopa.com
Web: www.assopa.com