Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Mele, kiwi e cachi le colture interessate

Una grandinata sorprende la Romagna

Ieri il maltempo ha creato disagi e danni anche nel Ferrarese e in Romagna, con acquazzoni e grandinate, in particolare nel Faentino. L'allerta della Protezione Civile pertanto resta in vigore fino alle 10 di questa mattina nell'Appennino romagnolo e nella pianura di Forlì, nel Bolognese e nel Ferrarese, come anche nel bacino del Reno.

Ieri mattina, una fortissima grandinata ha interessato gran parte del territorio ravennate. Le zone colpite sono molto estese e interessano i comuni di Faenza, Russi, Ravenna, Brisighella, Bagnacavallo, Cervia, Lugo.
 
In pochi minuti si sono scaricati a terra chicchi di grandine grandi come acini d'uva, fra i 2 e i 4 centimetri di diametro, abbattendosi su campi e colture determinando accumuli in alcune zone di diversi centimetri e creando uno spesso manto ghiacciato al suolo.

Ancora difficile sapere con esattezza l'entità dei danni ma dalle prime stime possibili sono comunque ingenti tenendo conto che le colture ancora sulle piante sono mele, kiwi, cachi e olive, colture caratterizzate da una produzione lorda vendibile significativamente importante.
 
"Questi episodi rischiano di compromettere in maniera rovinosa produzione e reddito degli agricoltori rendendo evanescenti i lavori e gli investimenti realizzati – sottolinea la CIA Confederazione italiana agricoltori - Questo evento calamitoso si somma, infatti, a un’annata in cui la frutta estiva ha attraversato un periodo di crisi davvero drammatico, con un vero e proprio crollo delle quotazioni che sono scese ad un livello tale da coprire non più del 40% dei costi di produzione".
Data di pubblicazione: