Giornata mondiale della donna rurale: le imprenditrici di Confagricoltura incrociano le braccia
Da nord a sud su Facebook è un'esplosione virale di ritratti di imprenditrici agricole a braccia conserte. "Abbiamo scelto – ha detto Marina Di Muzio, presidente di Confagricoltura Donna - questa iniziativa attraverso i social, corale e silenziosa, che grida attenzione per il nostro settore e per le donne che ci lavorano. Servono più politiche di genere, ma anche minor burocrazia e maggiore accesso al credito."
Confagricoltura Emilia-Romagna. Nella foto: Flavia Montroni, Luisa Brini e Chiara Montroni. Conducono un'azienda a Castel San Pietro (BO) di tipo orticolo-cerealicolo e frutticolo-sementiero. Le colture principali sono la patata DOP di Bologna e la Cipolla di Medicina IGP.
In Italia, mediamente, un'azienda su tre è condotta al femminile, così come più del 40% degli agriturismi ed una fattoria didattica ogni 2. Ma non solo. Fior fiore di aziende cerealicole, zootecniche, ortofrutticole e floricole sono guidate da donne imprenditrici determinate, colte, creative e appassionate.
Sembra impensabile che nel terzo millennio, non esclusivamente nei Paesi in via di sviluppo, ancora esistano problemi di empowerment femminile, di accesso alle risorse economiche, di diritto all'istruzione, di parità e di potere politico. Più di un quarto della popolazione mondiale è costituito dalle donne rurali e grazie al loro impegno l'agricoltura ha contribuito in modo significativo alla crescita economica, sociale e culturale delle aree rurali.
Confagricoltura Asti - Selfie-ritratto a braccia incrociate per dire che "le donne in agricoltura ci sono e vogliono contare di più".
"Ci impegniamo e continueremo a farlo – conclude Di Muzio - perché ci sia una sempre più consistente presenza femminile a partire proprio dal mondo agricolo italiano, dove un'azienda su tre è condotta da una donna. Occorre pensare ed agire in modo nuovo e le donne di Confagricoltura lo fanno da tempo."