La Germania assorbe quasi la meta' dell'export italiano di carote
Primi 5 paesi per rese produttive (espresse in ettogrammi per ettaro) di carota e pastinaca (k=migliaia)
Italia: Sicilia e Abruzzo regioni leader nella produzione di carote
L'Italia conta una superficie coltivata a carota e pastinaca di quasi 11.000 ettari, per un volume raccolto (anno 2013) di oltre 480.000 tonnellate.
La Sicilia è la prima regione per superfici, con oltre 3.000 ettari e 100.000 tonnellate; seguono il Lazio (oltre 2.000 ettari e 90.000 ton), l'Emilia-Romagna e l'Abruzzo (intorno a 1.900 ettari entrambi). L'Abruzzo presenta però una resa superiore alla stessa Sicilia, raccogliendo ben 140.000 tonnellate di carote e pastinaca.
I paesi UE come fonti dell'import italiano di carote
Gli acquisti italiani all'estero di carote vengono effettuati prevalentemente in paesi UE (72,6% dei volumi nel 2013), in special modo viene importato prodotto da Paesi Bassi e Belgio (rispettivamente 20,2% e 10,3% nel 2013).
L'unico paese extra-UE dal quale l'Italia acquista carote è Israele, che assolve l'intera quota restante delle importazioni (27,4% nel 2013); il suo peso tuttavia si è quasi dimezzato dal 2010, quando le carote israeliane costituivano il 46,3% dell'import italiano.
Fonte: Elaborazioni Ismea su dati Istat
Nello stesso periodo, la presenza delle carote olandesi in Italia è cresciuta dal 14,5% del 2010 al 20,2% del 2013. In aumento esponenziale l'import dalla Spagna, passato da uno 0,2% del 2010 al 9,2% del 2013.
Germania principale destinazione per l'export italiano di carote
Guardando invece alle esportazioni italiane di carota e pastinaca, emerge che la Germania assorbe circa la metà delle spedizioni (46,1% dei volumi nel 2013, per oltre 30.000 tonnellate). Notevole la flessione delle spedizioni di carote italiane verso la Francia, crollate da oltre 7.300 tonnellate del 2010 (7,8% sul totale esportato) a sole 2.600 ton nel 2013 (3,7% sul totale).
Uno scarso 6,9% (anno 2013) è andato a destinazioni extra-UE (Svizzera, Norvegia e Russia) Quest'ultima destinazione pesava soltanto per il 2,1% del totale, l'anno scorso, ma aveva mostrato una tendenza in crescita esponenziale, passando da sole 200 tonnellate acquistate nel 2010 a ben 1.500 nel 2013. Nel primo semestre 2014, prima dell'embargo, la Russia aveva acquistato 330 tonnellate di carote italiane.