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Presidente del Consorzio di Tutela dell'Uva di Mazzarrone IGP

"Giovanni Raniolo: "Ottobre e' il mese di picco per l'uva siciliana"

"Il clima ci ha favoriti: l'uva Italia risulta sana, con acini molto dolci e gialli, che vengono ben apprezzati dai mercati che serviamo e laddove si predilige il colore, principalmente in Francia, Svizzera, Germania e nel mercato interno", così racconta a FreshPlaza Giovanni Raniolo, presidente del Consorzio di Tutela dell'Uva di Mazzarrone IGP, prodotto siciliano a indicazione geografica protetta.

Al momento, in Sicilia, si sta lavorando con le uve cosiddette tradizionali - Italia, Red Globe e Black Pearl - I limitati quantitativi di uva seedless (senza semi) presenti negli areali siciliani sono molto richiesti dai consumatori; in questo segmento, però, la regione Puglia è più specializzata.

I produttori di Mazzarrone hanno finora registrato una buona campagna, con prezzi sulla pianta soddisfacenti, sia inizialmente con l'uva Victoria sia ora con la varietà Italia, che presenta quotazioni alla produzione che variano da 0,60-0,80 euro. Circa dieci centesimi in meno per la Red Globe, da 0,50 a 0,70 euro.


Giovanni Raniolo.

"I quantitativi prodotti per pianta risultano inferiori del 20-25% rispetto allo scorso anno; c'è da considerare però che nella campagna passata le piante erano risultate in sovrapproduzione - spiega Raniolo - A causa della siccità, i grappoli e gli acini non risultano di grande dimensione, con una qualità media e gradi zuccherini elevati (17-18 gradi Brix). Secondo noi, fino ad ora si può parlare di un'annata abbastanza buona per l'uva da tavola, soddisfacente sia in termini di produzione che di commercializzazione."



"Grazie alla colorazione del prodotto, il mercato interno sta rispondendo bene; i nostri mercati di riferimento all'estero premiano principalmente il sapore delle nostre uve." Raniolo evidenzia, inoltre, che con molta probabilità la campagna uva terminerà intorno al 10-15 novembre. "Il nostro mese clou sarà ottobre."

In relazione all'embargo russo, Raniolo sostiene: "Si è registrato qualche problema, ma ci ha toccato relativamente, in quanto il nostro prodotto non incontra i requisiti di quel mercato, avendo una colorazione ben distintiva. Credo che a risentirne di più siano stati gli esportatori pugliesi. La questione però ci ha spinto a guardare ad altri mercati; stiamo ad esempio lavorando con alcuni Paesi arabi, laddove le condizioni geopolitiche lo permettono."

Concludendo, il presidente del Consorzio sottolinea che, rispetto agli altri anni, in Sicilia non si sta immagazzinando prodotto in frigoconservazione: si preferisce, infatti, tagliare i grappoli maturi e venderli a un prezzo giusto.

Contatti:
Giovanni Raniolo - Presidente
Consorzio uva da tavola IGP di Mazzarrone
Email: info@corasrl.net