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Biomasse: entro il 2030 potrebbero produrre un quinto dell’energia mondiale

Quando si parla di energia rinnovabile di solito si pensa al fotovoltaico, all'eolico, al geotermico, ma pochi si ricordano le potenzialità delle biomasse, ovvero i resti di piante e alberi e rifiuti agricoli. Eppure la potenzialità di questa forma d'energia è notevole, tanto che con appositi investimenti potrebbe soddisfare il 20% del fabbisogno mondiale.

Le biomasse possono essere utilizzate per generare sia calore che carburante, a beneficio sia di abitazioni private che di industrie. E' quanto risulta dallo studio di Irena (International Renewable Energy Agency) intitolato "Global Bioenergy Supply and Demand Projections for the Year 2030".

Secondo quanto profilato da Irena, e nel contesto di una più ampia strategia di raddoppio della quota delle rinnovabili nel mix energetico globale, entro il 2030 la domanda totale di biomassa potrebbe raggiungere i 108 exajoules, il 60% del consumo totale di energia da fonti rinnovabili e il 20% della fornitura totale di energia primaria.

Il 40% del potenziale totale di approvvigionamento deriverebbe da residui agricoli e da rifiuti, e un altro 30% da prodotti forestali sostenibili.

In particolare il 30% di questa biomassa servirebbe per produrre calore ed energia verde, un altro 30% per produrre biocarburante per i trasporti e il resto verrebbe diviso tra le applicazioni per il riscaldamento nei settori dell'edilizia e dell'industria manifatturiera.
Data di pubblicazione: