India: presto un sistema di agricoltura biologica su larga scala
Il progetto nasce per rispondere alla crescita della domanda di prodotti coltivati senza agrofarmaci. Il Governo ha intenzione di coinvolgere almeno 50 agricoltori in ognuno dei 100mila villaggi che rientreranno nel progetto. Le linee guida comprenderanno tutto il supporto necessario per avvicinare i coltivatori all'agricoltura biologica. Il Governo indiano avrebbe, inoltre, intenzione di creare un'istituzione apposita che si occupi di proporre sul mercato i nuovi prodotti bio.
Ciò significa che gli agricoltori che passeranno al biologico non dovranno preoccuparsi delle vendite. "Come parte di un pacchetto completo, creeremo un organismo che si occuperò di comprare i prodotti bio dai villaggi e di venderli innanzitutto in India, prima di valutare le possibilità di esportazione" hanno dichiarato le autorità indiane.
Il Governo indiano si propone di assicurare che ogni villaggio metta a disposizione dei terreni per l'agricoltura biologica. Queste aree verranno allestite con compostiere e altri strumenti utili. Il perimetro della zona da coltivare verrà segnalato piantando degli alberi.
Nascerà una collaborazione tra i nuovi piani del Governo e la missione Gokul, nata per assistere e supportare dal punto di vista finanziario ONG e persone attive in agricoltura. Le due iniziative vengono considerate complementari per ottimizzare i guadagni dei lavoratori del mondo rurale.
Un caso esemplare, dove è il Governo a promuovere l'agricoltura biologica, anziché ostacolarla, con obiettivi importanti: rispetto dell'ambiente e dei lavoratori, rinuncia agli agrofarmaci, alimentazione sana, crescita economica grazie a un nuovo mercato per lo sviluppo rurale sostenibile.