Proposta una giornata nazionale sull'educazione alimentare
"Dedicare una giornata nazionale all'educazione alimentare è una iniziativa davvero importante", ha commentato il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. "Educare e sensibilizzare i cittadini sui temi legati al cibo a una nutrizione equilibrata e a un sano stile di vita sono obiettivi fondamentali, in particolare per quanto riguarda i bambini e i ragazzi. La proposta dell'onorevole Cenni si integra con il progetto che, insieme al Ministro dell'Istruzione, stiamo portando avanti per introdurre nelle scuole l'ora di educazione alimentare. Voglio quindi ringraziare Cenni e tutti i firmatari per questa proposta con l'auspicio che possa concretizzarsi il prima possibile".
Il commento della Cia
"Con costi sociali per obesità e sedentarietà pari a 65 miliardi di euro solo in Italia, dedicare una giornata nazionale all'educazione alimentare diventa importante". Questo il commento della Cia, Confederazione italiana agricoltori, alla proposta di legge dell'onorevole Cenni. In una nota, la Cia sottolinea come "un'iniziativa di questo tipo possa essere molto utile, sia per sensibilizzare le famiglie sull'importanza di una dieta corretta ed equilibrata, sia per promuovere i consumi di ortofrutta che continuano a perdere terreno, con un ulteriore calo del 3,6 per cento in valore nei primi sei mesi dell'anno".
"I problemi legati a sovrappeso e obesità - continua la Cia - sono in aumento, soprattutto tra i più giovani, e oggi ben il 22 per cento dei genitori dichiara che i propri figli non mangiano frutta e verdura quotidianamente. Nel Paese circa il 12 per cento dei bambini è obeso e, nella fascia d'età tra i 6 e gli 11 anni, uno su tre è in sovrappeso. Per questo bisogna sostenere e promuovere un'alimentazione sana e corretta con iniziative come questa della Giornata nazionale".
"Occorre incoraggiare e favorire - conclude la Cia - campagne mirate di informazione ed educazione alimentare, che tra l'altro possono anche aiutare le aziende ortofrutticole italiane in questa fase di difficoltà, strette come sono tra il calo dei consumi, gli effetti dell'embargo russo, le conseguenze del maltempo e i prezzi sui campi non remunerativi".