Nocciola del Piemonte IGP: annata da record per qualita' e prezzo
In Piemonte la raccolta è in corso d'opera. Per Claudio Bottero di Montaldo Bormida è appena terminata: "E' un'annata da ricordare, la resa media varia da 15 a 20 euro ad ettaro, il prezzo oscilla tra 400 e 480 euro a quintale in base alla qualità rilevata al momento del conferimento. Tanti gusci e belli pieni. Il 2014 è iniziato bene con un inverno mite, che non ha rovinato la fioritura di gennaio ed è proseguito meglio con le ripetute piogge, che a primavera hanno fatto crescere i frutti e in estate hanno mantenuto l'umidità, facendo gonfiare i semi all'interno del guscio."
La vera sorpresa sono i prezzi. "L'ultima volta che il meteo è stato così clemente, risale a 10 anni fa, ma i prezzi non erano così - dice Bottero, che conferisce il raccolto pulito e selezionato all'Asco Piemonte di Santo Stefano Belbo - Questa volta la quantità non fa scendere la quotazione, perché la produzione della Turchia, che copre l'80% del fabbisogno mondiale è in forte calo e la qualità della nocciola tradizionale è stata decisiva per spuntare un ulteriore margine sul prezzo."
"L'Italia, sia pure ad una certa distanza è il secondo Paese produttore - fanno il punto Coldiretti e l'Osservatorio Corilicolo Alessandrino - un terzo delle nocciole sono prodotte in Piemonte e sono quelle di maggiore pregio e qualità."
Un altro aspetto positivo della Tonda Gentile Trilobata è che si alterna perfettamente alla coltivazione del vigneto. La raccolta s'incastra tra la vendemmia del Moscato e quella del Dolcetto. "Peccato non avere altri terreni da convertire al nocciolo", sospirano i vignaioli non tutelati da prezzi di filiera.
La Nocciola Piemonte IGP è in espansione nell'Alto Monferrato sulle colline tra Orba e Bormida, favorita da accordi di conferimento con la Novi-Elah-Dufour e nel Monferrato Alessandrino, dove la prima cooperativa produttori CoriLu ha realizzato un impianto di sgusciamento e trasformazione, che sarà in funzione da ottobre.
Fonte: Il Secolo XIX Piemonte