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Per i prossimi anni, la Russia non sara' ancora autosufficiente

A causa dell'embargo russo, la flessione dei prezzi dei prodotti alimentari potrebbe avere effetti più gravi sull'economia europea di quanto si pensasse all'inizio, con pesanti conseguenze deflattive. Nel frattempo, siglato ieri l'accordo tra UE e Kiev per il graduale accesso dell'Ucraina a condizioni favorevoli di scambio commerciale con i paesi dell'Unione, i piani di autosufficienza russi non sembrerebbero ancora attuabili al momento. Infatti, ci vorranno anni prima che i volumi dei prodotti agroalimentari nazionali siano abbastanza gradi da poter soddisfare la richiesta interna.

Una Russia non autosufficiente
Il Tekhnologii Rosta russo ha ipotizzato alcuni scenari che l'embargo potrebbe generare. I coltivatori locali non solo cercheranno di incrementare i loro volumi di produzione, ma otterranno anche ritorni migliori. L'aumento dei prezzi dei generi alimentari, tuttavia, sembra inevitabile, secondo le previsioni, con rincari tra il 5 e il 20% entro la fine di quest'anno. Inoltre, la qualità dei prodotti d'importazione sarà inferiore. Ci sarà, quindi, bisogno di molti investimenti per mantenere all'altezza l'autosufficienza alimentare domestica.

Prima di vedere un incremento dei volumi degli ortaggi in Russia bisognerà aspettare fino all'inizio del 2015. Per le drupacee, è previsto che i volumi possano aumentare notevolmente nel periodo 2018-2020; per mele e pere, non se ne parlerà prima del 2020-2023.

Per le verdure coltivate in serra, la Russia potrà diventare autosufficiente a partire dal periodo 2015-2030, ma serviranno molti investimenti. Per la coltivazione in serra, inoltre, il paese dipende per sementi e tecniche da Paesi Bassi, Francia e Germania.

E' previsto che gli effetti maggiori sui prezzi si noteranno da novembre-dicembre, tuttavia, il picco andrà da febbraio a maggio. Secondo Tekhnologii Rosta, le probabilità che i russi sollevino l'embargo proprio a gennaio o a febbraio sono notevolmente elevate.

Gravi effetti per l'economia europea dovuti al boicottaggio
I problemi economici nell'UE sono stati aggravati dal boicottaggio russo dei generi alimentari. Il calo delle esportazioni, per un valore di 5,1 miliardi di euro, ha messo i prezzi sotto pressione, in uno scenario già critico.

Ad agosto, l'inflazione nell'UE era allo 0,3%, ben al di sotto del 2% a cui mira la BCE. Secondo l'economista James Nixon, la riduzione dei prezzi alimentari ha avuto l'impatto maggiore sulla bassa inflazione.

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: