Catanzaro: al via i controlli su frutta e verdura esposte in strada
"Pensiamo ai più comuni gas di scarico che possono depositarsi sulla merce - ha spiegato il Dr Francesco Faragò, Direttore dell'Unità operativa Igiene Alimenti e Nutrizione dell'Asp di Catanzaro - occorre promuovere una politica di tutela degli alimenti e della salvaguardia della salute generale. E' necessario che l'acquirente sia consapevole delle problematiche che gravano sui prodotti non conservati e custoditi a norma. La frutta e la verdura, noti per i benefici che apportano all'organismo in quanto alimenti salutari, non possono essere soggetti a contaminazioni venefiche."
Tra i contaminanti più facilmente riscontrabili ci sono: le diossine, gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), il piombo. Le diossine e gli Ipa hanno attività cancerogena e teratogena (possono causare sviluppo anomalo del feto) mentre altri presentano effetti tossici. Il meccanismo principale con cui si contaminano frutta e verdura è rappresentato dalla ricaduta degli Ipa stessi presenti nel particolato atmosferico, sia in fase di coltivazione, sia durante l'esposizione all'aperto negli esercizi di vendita.
"Non bisogna inoltre dimenticare la contaminazione operata da parte degli agenti microbiologici - ha proseguito Faragò - questa, infatti, può verificarsi facilmente se l'ortofrutta viene esposta non idoneamente e collocata in luoghi dove tutti la possono manipolare oppure tossire o starnutire sugli alimenti. Questo elemento, che sembrerebbe di secondaria importanza, in realtà produce non poche conseguenza sulla sanità dei prodotti." Nel caso di persone che sono portatrici di malattie infettive trasmissibili con gli alimenti, l'ortofrutta può diventare veicolo di germi patogeni.
Serve dunque, al fine di preservare la salubrità dei prodotti, un rapporto di collaborazione tra Istituzioni, acquirenti, Forze dell'Ordine e anche venditori.