Il fico, frutto settembrino ricostituente
E' ricco di sali minerali (potassio, magnesio,calcio, ferro), vitamine (A,B1, B2, B3, C), zuccheri e una discreta quantità di proteine. E' anche uno scrigno di sostanze antiossidanti, ottime per contrastare gli stati di convalescenza e supportare l'organismo spesso messo a dura prova dai cambi di stagione; mangiato fresco, ha una spiccata azione lassativa, è inoltre molto digeribile grazie agli enzimi e le mucillagini che lo compongono.
Essendo un frutto zuccherino, spesso viene bandito dai regimi ipocalorici, ma in realtà, se consumato fresco, il suo apporto calorico non è poi così elevato: circa 50 kcal/100. Ecco che proprio in questo periodo, conviene approfittare e consumarlo fresco, che oltretutto, idrata, nutre e disseta.
In inverno invece, dovendo ripiegare su quelli secchi, conviene non abusare (come spuntino, 3 al giorno vanno più che bene) e magari abbinarli a frutta cotta come mele e pere per addolcirle un po', magari con un pizzico di cannella. Con l'essiccazione, aumenta di circa 5 volte il contenuto zuccherino mentre diminuisce di circa 3 quarti quello dell'acqua. Nel fico essiccato non solo aumenta il contenuto di fibra, che lo rende più lassativo, ma anche il contenuto di calcio e ferro, importanti soprattutto per coloro che soffrono di anemia, stanchezza, osteoporosi e fragilità articolare.