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Come si muove il marketing delle pere negli States: una lezione da imparare

Cambiare può risultare scomodo, ma è inevitabile: adattarsi ai tempi può essere una risorsa, restando consapevoli e flessibili alle nuove tendenze. Ed è proprio ciò che ha fatto l'organizzazione commerciale non profit statunitense Pear Bureau Northwest, puntando su un sito web dedicato alle pere (www.usapears.org) e ai social network come Facebook (facebook.com/usapears), Pinterest (pinterest.com/usapears) o Twitter (twitter.com/USApears).

Il marketing delle pere negli States punta quindi a nuove vie di informazione e promozione? "I nuovi media ci consentono di raggiungere la fascia giovane di consumatori, mentre per gli altri range di età rappresentano una forma economica di comunicazione" sostiene lo staff.



Per tracciare i cambiamenti e identificare le opportunità sono importanti ricerca e informazioni: oggigiorno, le catene al dettaglio sono affamate di notizie sulle pere. La Pear Bureau Northwest conduce ricerche che i distributori e l'intero settore possono utilizzare per incrementare le vendite di pere e i ritorni dei coltivatori.

Gli approfonditi dati in possesso dell'organizzazione mostrano ai retailer come affrontare la competizione e li aiutano ad aumentare le vendite e quindi a spingere i consumi.

Nella stagione 2014/15, ad esempio, verranno condotti degli studi sulla nutrizione, che prevedono il coinvolgimento delle persone, per identificare i benefici che si possono ottenere utilizzando riviste e blog specifici su questi temi e fornendo quindi ai consumatori maggiori motivazioni per scegliere le pere rispetto alle altre 400-600 referenze presenti nel reparto ortofrutticolo.

Non solo uno sguardo al futuro però: è importante anche guardarsi indietro per capire cosa è andato bene e cosa invece necessita di migliorie. Perciò, Pear Bureau Northwest traccia degli obiettivi a breve termine (quali ad esempio l'oscillazione delle vendite per un campione di pere) e dei parametri con scadenza temporale più lunga (quali ad esempio i ritorni ottenuti dai coltivatori).

Dal 2000, il prezzo per tonnellata corrisposto ai produttori è duplicato e, negli ultimi 10 anni, il volume complessivo delle pere destinate al consumo fresco è aumentato del 7%. Tanto per fare un confronto vicino a noi, in Italia, in termini di volume nel periodo 2000-2013 i quantitativi consumati di pere sono calati del 30%. Dal confronto tra 2013 e 2012 si registra un ulteriore -10%!




Successi concatenati
Le visite al sito web usapears.org sono raddoppiate negli ultimi 5 anni: ogni anno lo hanno visitato circa 300.000 persone, cercando ricette e informazioni sulle varietà e i valori nutrizionali delle pere. Stesso andamento positivo per la pagina social dell'associazione su Facebook: i "mi piace" sono aumentati di un terzo lo scorso anno, raggiungendo quasi 50.000 persone.

Questi successi possono aiutare ad incrementare i consumi a breve termine e gli introiti dei produttori nel futuro.

Elaborazione FreshPlaza su fonte goodfruit.com