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"Massimo Bragotto (La Linea Verde): "Danno economico ancora non stimabile a seguito dell'embargo russo"

In merito all'embargo deciso dalla Russia relativamente alle importazioni di prodotti ortofrutticoli dei paesi dell'Unione Europea (e non solo), FreshPlaza ha interpellato Massimo Bragotto, Direttore Commerciale de La Linea Verde, azienda agroalimentare italiana con sede a Manerbio (BS), ai vertici nel mercato dell'ortofrutta fresca di IV gamma, la quale ha fortemente investito sul mercato russo negli ultimi anni.

"L'embargo deciso dalla Russia è un danno non solo per la nostra azienda, ma per moltissime realtà imprenditoriali e aziendali italiane, che vedevano, come noi, in quel mercato una start-up strategica e importante. Il danno economico derivante dal blocco non è al momento stimabile, in quanto la Russia non rappresenta un mercato maturo, ma, al contrario, una piazza in crescita, anno dopo anno", osserva il manager.


Da sinistra a destra: il presidente de "La Linea Verde" Giuseppe Battagliola, il direttore commerciale Massimo Bragotto e il vicepresidente Domenico Battagliola.

La Linea Verde ha fortemente investito, non solo in denaro, per poter oggi esportare e nel futuro anche produrre in Russia: "Un lavoro progettuale che ci ha visti intensamente impegnati negli ultimi due anni e che, di fatto, vediamo vanificato, se non fortemente minacciato."

Secondo Bragotto, l'embargo rappresenta un danno complesso per La Linea Verde, perché "se da un lato inficia i piani di sviluppo strategico e commerciale a lungo termine condotti in questi anni, dall'altro minaccia sul breve periodo le relazioni commerciali con i buyer locali. Ad oggi, per l'appunto, il fatturato si è azzerato e, anche se sono abbastanza fiducioso per una risoluzione del problema sul breve, non ho la certezza di un ripristino immediato delle nostre posizioni commerciali".

L'azienda comunque vanta una gamma di prodotti altamente innovativi e ad elevato contenuto di tecnologia, difficilmente sostituibili da fornitori alternativi; alcuni di essi, come ad esempio frullati, zuppe pronte e insalatone arricchite con condimento non figurano nell'elenco delle merci sanzionate da Mosca e dunque possono ancora venire esportati: "Certo, parliamo comunque di una decima parte del nostro giro d'affari ante-embargo, ma non tutti possono dire la stessa cosa. Saremo comunque presenti al World Food Moscow (Padiglione 2 / Sala 3), la più grande fiera russa per il settore di alimenti e bevande, che avrà luogo dal 15-18 settembre 2014. Non vogliamo precluderci alcuna possibile soluzione, compresa la ricerca di tratte alternative attraverso le quali rifornire i nostri attuali acquirenti."

In conclusione, il manager dichiara: "Risente negativamente della situazione creatasi anche il nostro partner commerciale russo, Vegetoria, che ha investito in tecnologie e in capitale umano per tenere fede ai piani commerciali e aziendali condivisi con La Linea Verde. L'incertezza che l'embargo porta con sé rischia di fatto di rompere il legame che si era faticosamente e lentamente creato tra le aziende italiane e gli operatori russi, una fiducia reciproca che potrebbe essere tutta da ricostruire."

Per maggiori informazioni: www.lalineaverde.itwww.dimmidisi.it