Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Liguria: quali strategie per salvare il basilico dalle patologie fungine?

"Ad oggi, la produzione ligure di basilico sta affrontando una perdita del 50%, con picchi anche del 70%, mentre in altre regioni produttrici si parla di un 30% in meno. Ecco perché la battaglia contro patologie fungine come Plectosphaerella cucumerina e Peronospora Belbahrii vede schierate, accanto alla Regione Liguria, anche l'Emilia Romagna, il Veneto, la Campania, il Lazio e altre regioni del Sud Italia che coltivano basilico in pieno campo, destinato all'industria di trasformazione." Così riferisce a FreshPlaza Giovanni Minuto, direttore del Ce.R.S.A.A.-Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola, azienda speciale della Camera di Commercio di Savona, con sede ad Albenga.

"Nel 2003 - prosegue il direttore - avevamo identificato i primi casi di Peronospora in diverse aziende delle province di Savona, Genova e Imperia, che presentavano gravi e diffuse alterazioni a carico dell'apparato fogliare sulle coltivazioni di basilico di tipologia Genovese, effettuate a terra in ambiente protetto (serre di ferro e vetro). Dal 2004 ad oggi il patogeno è stato segnalato praticamente in tutto il bacino del Mediterraneo e in diversi paesi dell'Europa continentale, oltre al Nord e al Sud America: ovunque, esso è parso molto aggressivo e distruttivo. Poi, dopo un silenzio di quasi un decennio, dal 2013 sono state segnalate (prima in Israele, poi in Italia) nuove popolazioni di Peronospora resistenti a Metalaxil-M. Tale aspetto ha fortemente complicato la difesa e reso necessarie registrazioni per usi di emergenza di altri principi attivi."

Proprio la Regione Liguria sta sostenendo attivamente la richiesta avanzata dai coltivatori locali al Ministero della Salute per l'approvazione tempestiva di una gamma di fitofarmaci in grado di salvaguardare le coltivazioni di basilico dalla resistenza sviluppata dal fungo ai pochi fitofarmaci al momento autorizzati.

Il basilico ligure, come noto, è l'ingrediente principale di una salsa da condimento particolarmente apprezzata: il pesto alla genovese. I dati relativi ai consumi rivelano che si tratta della seconda salsa prediletta dagli italiani: una posizione conquistata, grazie ad una crescita esponenziale, da piccole aziende di diverse regioni della penisola, che vede in Liguria il suo cuore produttivo. Un patrimonio agricolo che fa capo a un centinaio di aziende, per circa 200 ettari complessivi (che, nel biennio scorso, costituivano quasi la totalità dell'areale coltivato a livello nazionale), pari a un valore commerciale di 6 milioni di euro, che salgono a 15 milioni l'anno considerando l'indotto. Un primato italiano che ora sembra a rischio.

Spiega Minuto: "In generale, la pioggia insistente e l'alto livello di umidità che hanno connotato l'estate in corso, hanno certamente favorito una fortissima recrudescenza della malattia fungina, che detiene di per sé una propagazione imponente considerando che viene trasmessa attraverso i semi, e facilitata pertanto dall'alta densità di spore in pochi centimetri quadrati."

"La strategia di intervento viaggia su due velocità - precisa il direttore - in primis c'è l’urgenza di permettere ai produttori di basilico un'adeguata difesa dal patogeno; nel medio-lungo termine, invece, servono trattamenti specifici ai semi, supportati da sperimentazioni e tecnologie, avviando una collaborazione tra centri di ricerca e aziende sementiere. E' infatti in cantiere uno studio sulla concia del seme, che abbiamo attivato in collaborazione con l'Ente regionale locale e un Istituto di ricerca israeliano, che getterà le basi per un programma di miglioramento genetico mirato all'inserimento di caratteristiche di tolleranza alla Peronospora in varietà commerciali, recuperate proprio dal repertorio di quelle anticamente coltivate in Liguria." Minuto conclude: "Un consiglio a misura di coltivatore? Tra le buone prassi da seguire nell'immediato, vale la pena ridurre l'irrigazione ed evitare il più possibile il ristagno di umidità."

Contatti:
Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola
(Ce.R.S.A.A.)
Regione Rollo 98,
17031 Albenga (Sv) - Italia
Tel.: +39 0182 554949
Fax: +39 0182 50712
Email:
direzione: cersaa.direzione@sv.camcom.it
laboratorio fitopatologico: cersaa.labfito@sv.camcom.it
centro di saggio: cersaa.cds@sv.camcom.it
amministrazione: cersaa.albenga1@sv.camcom.it
Web: www.cersaa.it/index.html