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Latina: batteriosi del kiwi, via libera alle coltivazioni in ambiente protetto

La batteriosi del kiwi rappresenta una emergenza fitosanitaria già da alcuni anni per via di un batterio particolarmente aggressivo, lo Pseudomonas syringae pv. actinidiae o Psa come viene chiamato con acronimo internazionale, che in provincia di Latina già dal 2008, anno del suo primo manifestarsi nelle piantagioni, ha creato danni ingenti agli agricoltori.

Anche il Comune di Latina ha dovuto adottare le sue contromisure e soprattutto favorire i coltivatori che vogliano proporsi, secondo quanto stabilito dal decreto MiPAAF del dicembre 2013, come "sito di produzione indenne", ovvero un luogo in cui, come si legge nella direttiva ministeriale "il batterio non è presente come dimostrato da evidenze scientifiche ed in cui, ove appropriato, tale condizione è mantenuta ufficialmente per un periodo definito che può essere gestito come una unità separata autonoma".

Insomma una coltivazione in ambiente protetto, un'area incontaminata dove ci sia garanzia che il batterio non abbia attecchito e per arrivare a questo la normativa prevede che vengano distrutte le piante di actinidia nel raggio di 500 metri dal punto di reperimento dei sintomi di cancro batterico del kiwi. Per questo il Comune ha recentemente stabilito, con delibera pubblicata oggi all'albo pretorio, le aree dove vadano abbattute le piante in relazione alla richiesta della ditta di un privato che a giugno ha presentato istanza di autorizzazione fitosanitaria per luogo di produzione indenne alla produzione e movimentazione di actinidia.

Il Comune per accogliere l'istanza ha avviato le procedure che comportano le ripercussioni sui terreni circostanti il sito di produzione per un raggio di mezzo chilometro perché per impedire la diffusione del batterio "tutte le piante di actinidia coltivate in tale raggio che nel corso delle ispezioni abbiano mostrato sintomi di infezioni come pure quelle adiacenti entro un raggio di 5 metri devono essere immediatamente distrutte". Per produrre osservazioni al procedimento amministrativo avviato dall'ente i produttori delle aree interessate hanno trenta giorni di tempo dalla pubblicazione dell'avviso.

Nel Lazio ma soprattutto nell'area pontina la malattia suscita forte interesse dal momento che l'Actinidia rappresenta una coltivazione di punta del comparto agricolo e il batterio ha già messo in ginocchio molti agricoltori. Nella zona di Latina dove la produzione di kiwi si aggira sugli 8.000 ettari complessivi, tra varietà gialla e verde, dal 2008 ad oggi sono stati colpiti circa 1500 ettari dalla batteriosi del kiwi con perdite che arrivano al 70% del raccolto.
Data di pubblicazione: