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"Boves (CN): dal Palio del Fagiolo al "palio delle idee" per dare credito all'agricoltura piemontese"

Sabato 23 agosto 2014, in occasione del lancio della prima edizione del Palio del Fagiolo di Boves (Cuneo), presso la prestigiosa Villa Moschetti, il neo-assessore regionale all'Agricoltura, Giorgio Ferrero (in foto), ha dichiarato: "L'economia della terra ha bisogno di un palio di idee, cioè di progetti capaci di sviluppare nuovi modelli che leghino innovazione, filiera e territorio."

Tramite appositi bandi, la Comunità europea assegnerà al Piemonte 1,90 miliardi di euro a sostegno di agricoltura, montagna e foreste: i fondi saranno attribuiti sulla base dell'eccellenza dei progetti. A ciò si aggiungono 26 milioni di euro l'anno (il doppio rispetto al passato) che la Regione Piemonte riserva allo stesso capitolo economico.

"La differenza non possono più farla i fondi - ha aggiunto Ferrero - ma è la qualità delle idee il nuovo termometro di ciò che crea impresa, occupazione e futuro per il settore."

Il Palio del Fagiolo di Boves
La neonata manifestazione è legata alla storica produzione del fagiolo Cuneo IGP, indiscusso protagonista del mercato regionale a trattazione diretta di Boves (che si svolge tutti i giorni presso l'area mercatale), che costituisce il punto di riferimento per tutti i commercianti del borlotto.



Fagioli Cuneo IGP.

Come ha spiegato Pietro Marchisio, il presidente del Consorzio Produttori Agricoli che gestisce il mercato: "Il mercato di Boves è anzitutto l'espressione della predisposizione della zona pedemontana alla coltivazione del fagiolo rampicante."

"Ad oggi, il nostro mercato vanta una tra le migliori performance nazionali sia per numero di contrattazioni, sia per volumi smerciati, che si aggirano ogni anno sulle 1.000 tonnellate di fagioli freschi, commercializzati in cassette anziché in sacchi, per preservarne la qualità."

Nonostante la stanchezza generale dell'annata agricola in corso, si prevede un giro di affari complessivo sopra i 2 milioni di euro, per una quantità di prodotto di oltre 1.400 tonnellate, divise in 197.730 cassette di peso tra i sette chili e i sette chili e mezzo, con un prezzo medio di 1,40 euro al chilo.

In tale contesto, si segnala come importante il lavoro di ricerca svolto dal CreSo-Centro per la frutticoltura piemontese per la salvaguardia della biodiversità e il mantenimento del germoplasma di linee di fagiolo rampicante bovesano rosso variegato "billò", ma anche di altre specie.

"Il fagiolo e il nostro Ricetto (grande cena a impatto ambientale zero) sono due elementi cruciali per la sostenibilità economica del nostro territorio – ha affermato il primo cittadino di Boves, Maurizio Paoletti (in foto) – Certamente, l'eccellenza del mercato del fagiolo Cuneo è oggi un segno di vigore economico ma, prima ancora, ci parla della vitalità di questo prodotto, così come la sua Identificazione Geografica Protetta (Igp) detiene un'autentica espressione di localismo, oltre che un alto simbolo di tradizione."