Italia: grave crisi per il mercato della patata
Al forte aumento dell'offerta, si contrappone un consistente calo dei consumi che coinvolge tutti i Paesi dell'UE di circa il 20%. Tutto ciò ha determinato un crollo delle quotazioni che oscillano intorno ai 10-14 centesimi/kg, circa il 50% in meno rispetto alla campagna precedente.
Ulteriori preoccupazioni per i produttori derivano da un andamento climatico caratterizzato da intense precipitazioni che stanno ostacolando non poco le scavature compromettendo la qualità stessa del raccolto.
Sante Cervellati, presidente di UNAPA, sottolinea: "Come è noto, il comparto della patata a partire dal 1° gennaio 2012 non può più utilizzare interventi nazionali per la gestione del mercato. Lo stesso regolamento U.E. 1308/2013 relativo alla nuova organizzazione dei mercati dei prodotti agricoli non ha previsto misure specifiche per il settore."
"In tale contesto, al fine di salvaguardare il reddito degli operatori del settore, si rende urgente attivare immediatamente il Piano di Settore Pataticolo approvato anche dalle Regioni ormai da oltre due anni, nonché studiare le misure più appropriate per rilanciare i consumi."
"In questo senso le O.P. che rappresento si mettono a disposizione per stimolare il consumo della patata anche attraverso la promozione del prodotto informando correttamente il consumatore sulle caratteristiche dell'offerta nazionale e dei servizi resi per garantire sicurezza alimentare."
Già in data primo agosto 2014, era intervenuto sull'andamento del mercato delle patate il Comitato antispeculazione sul prezzo delle patate, costituito nel Fucino (Abruzzo), dichiarando che i prezzi non sarebbero dovuti scendere al di sotto dei 18 centesimi/kg. In quella occasione si era specificato che la situazione Europea lasciasse trasparire come il prezzo fosse destinato a crescere, per via di una pessima stagione estiva che aveva compromesso la qualità delle produzioni nella zona di Bologna, di Napoli, della Puglia e del nord Europa.