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Crisi frutta estiva: il resoconto della manifestazione Agrinsieme a Piazza Montecitorio



"Ciò che vale va difeso", questo l'efficace slogan scelto da Agrinsieme (il coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari) per la manifestazione svoltasi ieri mattina a Roma, in Piazza Montecitorio. Un presidio non gridato, ma fermo nelle sue intenzioni: comunicare ai consumatori la qualità della frutta estiva e denunciare la crudezza dei numeri della crisi. Perché, inutile nasconderlo, il rischio è proprio che gli utenti finali, i consumatori, non percepiscano la gravità della situazione, con il crollo verticale dei prezzi pagati agli agricoltori, ormai insufficienti a coprire i costi di produzione.

In tale scenario, dunque, va inquadrata la scelta del presidio romano, davanti alla Camera dei Deputati, con la distribuzione gratuita di frutta estiva ai cittadini: pesche, nettarine e susine gialle e nere. Un atto provocatorio, senza dubbio, ma guidato da un'opzione ben ragionata per sensibilizzare l'opinione pubblica sulle difficoltà che sta attraversando un comparto strategico dell'agroalimentare, che dà lavoro a più di 100.000 persone.


Panoramica generale del presidio in piazza Montecitorio.

Poco dopo le undici, il ministro per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina ha visitato il presidio e ne ha condivisa la filosofia ispiratrice. Espressioni ferme, quelle del ministro; dapprima, Martina ha rassicurato i presenti sull'impegno dell'Italia affinché la Commissione Europea "si renda conto di alcuni dati evidentissimi" e ha auspicato sue decisioni a breve poiché, finora, i "tempi di reazione non sono stati adeguati ai ritmi dell'economia reale".


Il gazebo allestito da Confagricoltura.

Nelle parole del ministro, ottimismo e un franco richiamo alla realtà: “Ci aspettiamo nelle prossime ore segnali di novità, la battaglia è ancora tutta da vincere e per nulla scontata”. Martina ha condiviso le istanze dei produttori e, ha ricordato, “proprio per questo l’Italia è in prima fila nel chiedere alla Commissione europea un intervento urgente e tempestivo a favore del settore”


Il ministro Maurizio Martina, durante il suo intervento.

Già da settimane, il nostro paese ha ribadito con forza la propria posizione al Commissario Ciolo?, coinvolgendo anche altri Stati membri e produttori come Francia e Spagna. Non è mancata una riflessione strettamente politica, di certo attuale: “Se l’Europa vuole dare un segno di cambiamento, deve rispondere su questo tema”, ha detto Martina, e ancora: “Se le condizioni di straordinarietà e di emergenza non sono evidenti in questo caso allora… non esistono!”.

Per dare l’idea della crisi, rileva Agrinsieme, oggi un chilo di frutta estiva, per chi ha la possibilità di raccogliere il prodotto, è pagato al produttore dai 15 ai 20 centesimi di euro, con un crollo rispetto alla campagna precedente di circa il 40%.


Il presidente di Confcooperative, Maurizio Gardini (con il megafono) apre l'evento. Alla sua sinistra, il ministro Maurizio Martina e il presidente Fedagri-Confcooperative, Giorgio Mercuri.

In precedenza, era stato Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative, a ricordare le ragioni dell’iniziativa e a porre in rilievo le cifre della crisi. Se sul versante comunitario Gardini ha auspicato che “l’Europa sappia raccogliere le esigenze del settore”, è sul fronte nazionale che ha chiesto, con fermezza, una coesione convinta sulle azioni da intraprendere poiché “questione agricola e ortofrutticola sono la partita del paese, del suo Presidente del Consiglio, e quindi l’intera Italia sia al nostro fianco!”.

Il presidio è stato visitato pure dal viceministro alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Andrea Olivero che si è intrattenuto a lungo a dialogare con i produttori presenti. Una testimonianza in più della vicinanza del Ministero alle esigenze dei coltivatori italiani di frutta estiva.


Il viceministro Andrea Olivero a colloquio con il presidente di Fedagri-Confcooperative, Giorgio Mercuri.

Tra i numerosi parlamentari intervenuti, anche Mario Catania, già titolare del dicastero nel Governo Monti, oggi componente della Commissione Agricoltura.


Da sinistra: Mario Catania, Andrea Olivero e Giorgio Mercuri. Accanto a loro anche Giandomenico Consalvo, presidente CIVI-ITALIA e Antonio Dosi, presidente Cia Emilia-Romagna.

A margine della manifestazione, FreshPlaza ha chiesto una previsione a Davide Vernocchi, presidente del settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative. A suo avviso, "oggi, nessuno è in grado di prevedere quando la vicenda vedrà il suo esito, ma è oggettivo che il settore viva una grande difficoltà". Dal punto di vista commerciale, ha proseguito, "la decisione sarebbe fondamentale per dare un pizzico di fiducia alla campagna estiva - al momento, ci sono ancora 40/50 giorni per giocare tutte le carte – e, con tutte le produzioni estive in difficoltà, occorre riequilibrare la presenza dei prodotti sul mercato". Anche Vernocchi, però, non nasconde una certa perplessità sulla politica in senso stretto: "Se l'Europa è al servizio di tutti i cittadini dovrebbe avere già agito, mentre un ritardo o una risposta negativa rischierebbe di generare sfiducia generale verso le Istituzioni europee".

Dopo il confronto in piazza Montecitorio con il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e il vice Ministro Andrea Olivero, una delegazione di Agrinsieme è stata ricevuta dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il quale ne ha condiviso le preoccupazioni e, in coerenza con l'impegno assicurato dal Ministro dell'Agricoltura, ha annunciato che segnalerà immediatamente al Commissario UE per l'occupazione e le politiche Sociali, László Andor, i problemi occupazionali e della filiera del settore dell'ortofrutta, affinché solleciti la Commissione ad attivare una procedura di emergenza per il ritiro delle produzioni a un prezzo minimo.

All'evento, che ha richiamato l'attenzione di numerosi cittadini e turisti presenti a Roma, hanno preso parte produttori e cooperatori di tutta Italia. Tra le tante, folte delegazioni, quelle da Calabria, Campania e Piemonte. Da ultimo, una nota meteorologica sulla manifestazione: in poche ore, nella giornata di ieri, a Roma, si è passati da un temporale con grandine (e temperatura a 19°C) al sole più cocente (sfiorati i 27°C) per poi tornare a una leggera pioggia e di nuovo al sole. Anche il clima, dunque, ha voluto ancora una volta recitare la sua triste parte, quasi a sottolineare il ruolo negativo fin qui giocato nel complicare la già tormentata campagna estiva dei produttori italiani.

Autore: Emanuele Mùrino per FreshPlaza
Data di pubblicazione: