Agia-Cia: in Basilicata abbandonato il 10,8% dei terreni
Di qui tre semplici proposte: una mappa di ricognizione attraverso il SIAN della localizzazione, estensione, proprietà (demaniale, regionale, di enti, ecc.)di questi terreni; disegno di strumenti normativi e fiscali per il "conferimento volontario e/o cogente di questi terreni alla Banca della Terra" e successiva assegnazione a giovani agricoltori; messa a disposizione di incentivi finanziari pubblici e di servizi pubblici o privati (es sportello, incubatoio) per l'assistenza e l'accompagnamento nella redazione di un progetto di sviluppo dell' imprese dei giovani.
Va considerato che gli over 65 in Italia conducono un quarto della Superficie Agricola Utile e producono un quinto dell'intera produzione lorda vendibile. E' evidente quindi che l'attuale ricambio generazionale sia insufficiente ed evidenzia la fragilità della nostra agricoltura rispetto agli altri paesi europei.
Il tutto mentre le aziende totali sono diminuite del 32,4% rispetto al 2000 pur con un aumento della dimensione media a 7,9 ettari (SAU) (+44,2%) questo fenomeno ha interessato prevalentemente e aziende di piccola e media dimensione (inferiori a 30 ettari), mentre quelle con 30 ettari e oltre di SAU sono aumentate sia in numero che in superficie.
Significativi segnali di cambiamento si registrano invece rispetto al titolo di possesso con un forte aumento della superficie in affitto (+53%) o gestite a titolo gratuito (+110,8 %) raggiungendo complessivamente il 38,1% del totale (era il 23,2% nel 2000). Il tutto ha reso la struttura fondiaria molto più flessibile rispetto al passato.
Secondo le osservazioni svolte da Inea sul campione RICA 2008-2009, le aziende condotte dai giovani agricoltori hanno una Superficie agricola utilizzata media più elevata (38,2 ha), un impiego di lavoro maggiore (2,1 Unità lavorative aziendali), una dimensione economica maggiore di 40 (51% del totale) e realizzano un maggior rendimento economico della Produzione lorda vendibile.