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Nell'ambito di Sinergie RoadShow

Open Day Syngenta a Foggia: dove si valorizzano le colture mediterranee nel nome di produttivita' e sostenibilita'

Dopo il grande successo dello scorso anno, Syngenta ripropone anche nel 2014 i "RoadShow Sinergie per l'orticoltura", gli eventi formativi e informativi per l’orticoltura nelle aree vocate alle colture di eccellenza.



Obiettivo principale dell'iniziativa è far diventare ogni singola tappa un momento di condivisione e di approfondimento delle più moderne tecnologie integrate per i produttori, fornendo risposte alle esigenze sempre più complesse della filiera.



Gli Open Day e gli Eventi di Sinergie RoadShow 2014 consentono ai visitatori di entrare in contatto diretto con le novità Syngenta non solo in fatto di varietà ma anche di soluzioni tecniche e servizi che combinano genetica all'avanguardia con mezzi di difesa moderni, sia per le colture protette che per quelle da pieno campo. E così è accaduto anche il 23 luglio scorso, all'Open Day ospitato dal Centro Syngenta per la Sperimentazione e valorizzazione delle colture mediterranee di Foggia.

Massimo Enzo (nella foto sotto), global head of marketing protected vegetables, ha enunciato a FreshPlaza i quattro pilastri della strategia mondiale Vegetables di Syngenta.

"La sostenibililità e la produttività rappresentano la prima colonna portante delle iniziative strategiche rivolte principalmente alle colture protette e a una filiera più sofisticata, in Europa - quindi in Italia, Spagna, Olanda e Turchia - e dove le colture protette sono importanti, vale a dire Israele, Messico, Giappone, Corea. Due sono le direttive su cui ci si muove: da una parte lo sviluppo di protocolli per massimizzare l'efficienza e l'uso degli agrofarmaci, e quindi raggiungere l'eccellenza nella gestione dei residui e, dall'altra parte, la valorizzazione della nostra genetica grazie a tutti quegli accorgimenti di carattere tecnico-agronomico che ottimizzano la qualità delle nostre varietà".


Massimo Enzo.

"Seconda colonna portante – continua Enzo - il Crop establishment, tutte le iniziative riguardanti l'accelerazione per le piante da trapianto e semina diretta. Target il pieno campo, negli Stati Uniti come in Messico, con diversi trattamenti di semi e piantine, o applicazione di portinnesti, ad esempio su cucurbitacee e pomodoro fresco".

"Terza colonna, l'intensification, che ha come target i paesi emergenti. Nostro obiettivo è avvicinarci a un numero elevato di piccoli produttori di Cina, India, Indonesia, ma anche Centro America, e sviluppare programmi di produzione semplificati e training per incrementare la loro produttività".

Quarta colonna, quella dei value added produce: tutti i prodotti innovativi che potenzialmente creano nuove categorie di mercato, con caratteristiche particolari e che hanno come target iniziale i mercati evoluti. Tanti gli esempi: pomodori mini plum, Angello, il primo peperone al mondo dolce e senza semi, il pomodoro Kumato, l'anguria Solinda. "Il nostro obiettivo con questo pilastro – ha precisato Enzo - è combinare le nostre varietà ad alto potenziale agronomico con i traits, i caratteri organolettici che la filiera sta cercando".

Impulso nello sviluppo di prodotti bio
"L'agrofarmaco – ha continuato il responsabile Syngenta – per noi è fondamentale; pensiamo non si possa fare a meno della parte chimica, ma è vero che stiamo sviluppando soluzioni complementari (Bioline, ma anche altri prodotti come il Tellus) e focalizzandoci su agrofarmaci di estrazione biologica". Sostenibilità, pertanto, come attenzione al crop management utilizzando tutte le tecnologie disponibili sul mercato, per mantenere più a lungo le resistenze genetiche ed evitare l'insorgenza di resistenze ai patogeni.


I sei impegni del GGP con gli obiettivi da raggiungere entro il 2020.

Parte di queste attività sono riprese da "The Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell'agricoltura" (vedi figura sopra), il piano lanciato nel 2013 a livello mondiale per presentare l'impegno concreto che Syngenta intende assumere per contribuire alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità ambientale.

The Good Growth Plan (GGP) consiste in azioni concrete e misurabili con cui Syngenta vuole dimostrare che agricoltura e salvaguardia dell'ambiente possono coesistere e che l'aumento della produzione agricola può avvenire in modo sostenibile, senza spreco di risorse.

Roberto Baggio (nella foto sotto), head of sales Italia, ha descritto a FreshPlaza i punti salienti del GGP nel contesto agricolo italiano, per garantire la valorizzazione e la protezione di quelle caratteristiche che fanno della nostra agricoltura un'eccellenza mondiale.

"L'impegno di Syngenta in Italia - ha affermato Baggio - si basa su tre elementi fondamentali: la promozione di un'agricoltura intensiva ma sostenibile; la difesa dell'alta qualità delle produzioni made in Italy; la promozione delle tipicità delle filiere agroalimentari italiane".

All'interno di questi tre elementi sono stati quindi individuati sette progetti che consentiranno a Syngenta di raggiungere gli obiettivi di GGP in Italia:
  1. Operation pollinator per dimostrare come un'agricoltura intensiva produttiva e un ambiente ricco e vivo in termini di biodiversità possano coesistere seminando le aree poco produttive o marginali delle aziende agricole, quali i bordi dei campi, con delle essenze ricche in nettare e polline che incrementino la popolazione degli insetti impollinatori
  2. Grano Armando è un contratto di filiera per garantire grano di qualità 100% italiano a un marchio di pasta premium del pastificio De Matteis
  3. Protocolli di qualità per la filiera vitivinicola, sviluppati per soddisfare i requisiti di sostenibilità della Grande Distribuzione e richiesti ai produttori viti-vinicoli per favorirne l'accesso ai mercati. Si concretizzano in due importanti partnership con Univeg e Vino Libero
  4. Filiera di qualità del pomodoro da industria: un protocollo di coltivazione che aiuta a far sistema tra produttori e trasformatori italiani per rispondere ai requisiti di sostenibilità dei mercati nazionali e internazionali
  5. Water optimization corn, protocollo di coltivazione creato per ottimizzare le risorse idriche nella coltura del mais grazie alla combinazione di ricerca genetica tradizionale con programmi di semina, concimazione e difesa
  6. Hyvido per aiutare gli agricoltori a produrre orzo di qualità in quantità, grazie alla combinazione di nuovi ibridi con un protocollo di coltivazione studiato per consentire una massimizzazione delle rese
  7. Formazione sulla sicurezza, sul lavoro e la tutela ambientale con lo scopo di sensibilizzare chi lavora in agricoltura ad avere un ruolo centrale in termini di responsabilità sociale, di tutela della salute e dell'ambiente.

Roberto Baggio (a sinistra) e Marco Cantoni.

Marco Cantoni (qui sopra), head of vegetables, ha invece descritto nel dettaglio il protocollo completo sul pomodoro da industria.

Nel 2014 Syngenta ha lanciato questo nuovo progetto di filiera con l'obiettivo di incrementare le rese quali-quantitative a fronte di un minor e più efficace utilizzo di risorse come suolo, acqua, agrofarmaci e nutrienti. "Il progetto pilota – ha detto Cantoni a FreshPlaza - partito nel 2012 insieme a La Doria, uno dei più importanti attori del mondo della trasformazione di pomodoro in Italia, vede da quest'anno il coinvolgimento di altre tre importanti industrie del panorama nazionale. Syngenta fornisce ai produttori aderenti all'accordo genetica, agrofarmaci innovativi abbinati a un protocollo di protezione e di crop enhancement della coltura, oltre a servizi ad alto valore aggiunto, dall'assistenza tecnica in campo durante tutte le fasi della produzione, ai corsi certificati sull'uso sostenibile degli agrofarmaci". Insomma, una filiera di qualità del pomodoro da industria che veda agricoltori e trasformatori impegnati nel qualificare e valorizzare il made in Italy.

"L'obiettivo che ci siamo posti come Syngenta – ha chiuso Cantoni - è di incrementare del 15% la quantità idonea alla trasformazione e, allo stesso tempo, a parità di standard qualitativi, ridurre del 20% l'utilizzo degli agrofarmaci e del 15% il consumo idrico".

La visita ai campi dimostrativi, ha permesso ai partecipanti di osservare da vicino la genetica Syngenta e le possibili applicazioni di prodotti per ottimizzare e migliorare le produzioni e rese commerciali.


Renzo Lazzarin illustra le prove Pomodoro da industria.

Renzo Lazzarin, portfolio manager solanacee, illustrando le prove su pomodoro da industria, ha commentato: "Grazie a un approccio integrato di filiera, la qualità creata in campo si mantiene fino al consumatore finale. E così, la genetica innovativa di Syngenta permette alte rese produttive e di trasformazione per passate, polpe, pelati e cubettati, oltre a elevate resistenze a stress e patogeni per diversi tipi di areali e di condizioni di coltivazione, mentre gli agrofarmaci proteggono la piante e ne migliorano l'efficienza fisiologica potenziando rese produttive e qualitative. A questi, si affiancano i prodotti per l'irrigazione a goccia a basso volume Netafim - come il gocciolatore con tecnologia turbunext - e la pacciamatura biodegradabile Novamont. Non si tratta più quindi di campi varietali o di difesa, ma di soluzioni di coltivazione integrata".


Manuela Impallari di Novamont mostra l'inizio della degradazione del telo in Mater-Bi nel campo in prova. La collaborazione tra Syngenta e Novamont si è focalizzata, per ora, sui teli di pacciamatura, ma riguarderà presto anche altre applicazioni.

Per quanto riguarda la genetica Syngenta, le novità di pomodori da industria presentate in campo sono NPT 404 (Mini San Marzano dalle eccellenti qualità organolettiche), NPT 119 (varietà resistente al virus, di media precocità ed elevate rese quali-quantitative per passato e cubettato) e Komolix (allungato, varietà di riferimento per qualità di prodotto).


Netafim è un'altra importante azienda partner di Syngenta nelle sperimentazioni in campo. Qui nella foto, il rivenditore di zona, Alfonso Scirpoli, mostra ai visitatori la centralina di fertirrigazione governata tramite dispositivi mobili.


Annamaria Contesini, stewardship & sustainable agriculture expert, illustra il progetto Operation Pollinator.

A Giuseppe Circella, portfolio manager Cucurbitacee, il compito di descrivere ai presenti le innovazioni varietali relative ad Anguria (Rossella, la varietà con semi, allungata e di pezzatura contenuta per la Grande distribuzione), Melone (Eccelso, varietà resistente a oidio, e Syderal, gialletto precoce con elevata qualità) e Zucchino (GS3604, tipologia screziata con fiore con resistenza multivirus e oidio).


Giuseppe Circella.

Bruno Busin, solution development manager, ha illustrato le strategie di difesa integrata all'oidio su cucurbitacee, con particolare riferimento a Cidely Top, nuovo fungicida per la protezione delle colture orticole in commercio dal 2015, in abbinamento a un nuovo estratto botanico biologico di buona efficacia, che sarà in vendita prossimamente.


Bruno Busin.

Grande interesse anche per la prova presentata da Nunzio Prencipe, field crop expert, sul controllo delle Orobanche, che in Puglia quest'anno hanno provocato parecchi danni al pomodoro. Risultati soddisfacenti arrivano dall'applicazione di tre diverse sostanze chimiche somministrate in post-trapianto in fertirrigazione.


Nunzio Prencipe.

Filippo Urbinati, portfolio manager Colture da Foglia e Brassiche, ha rivelato a FreshPlaza i prossimi piani Syngenta per entrare nel mercato italiano delle baby-leaf con l'introduzione di varietà già presenti in Europa, ma anche una specifica linea di breeding.

Per quanto riguarda i Broccoli, focus su due nuove introduzioni: Monrello (ciclo 95-100 gg e trapianti da agosto a fine settembre) e Montevideo (con trapianti da fine agosto a primi di ottobre).

Contatti:
Syngenta
Elena Secchi
Business communication & Marketing campaign officer
Email: elena.secchi@syngenta.com
Web: www.syngenta.it