Il ciclo giorno/notte influenza l'orologio biologico dei vegetali
Già nel 2012 Braam aveva dimostrato che l'Arabidopsis thaliana (arabetta comune) produce una quantità maggiore di sostanze repellenti contro gli insetti nelle prime ore del giorno, cioè proprio quando questi sono più attivi. Una regolazione ai ritmi delle 24 ore di cui risentono quindi anche le piante, che possono essere così "costrette anche a produrre una quantità maggiore di antiossidanti anticancro a determinate ore della giornata".
Verze, carote, lattughe, patate dolci, zucchine e mirtilli sono stati messi sotto esame con cicli giorno/notte simulati, usando illuminazione controllata in camere sigillate. Tutti i vegetali, compresi quelli che crescono sottoterra (carote e patate) hanno sincronizzato il proprio ritmo circadiano con quello del giorno e della notte artificiali. Nel caso della verza, è stata evidenziata la produzione di una quantità maggiore di metaboliti insetticidi come la glucorafanina, un antiossidante che non solo tiene lontani i parassiti, ma ha riconosciute proprietà anticancerogene.
"Non possiamo ancora dire se conservare frutta e verdura in condizioni di buio costante o di illuminazione costante – dichiara la ricercatrice - ne diminuisca la shelf-life. Ciò che sappiamo è che mantenerne in funzione l'orologio biologico è vantaggioso in termini di resistenza agli insetti, e potrebbe dare anche benefici per la salute."
Il risultato di tale studio? Poter aumentare la salubrità dei cibi e migliorare le condizioni di conservazione. A tal proposito la Braam e il suo staff hanno già iniziato ulteriori ricerche, sostenuti dalla Fondazione Bill e Melinda Gates Foundation.