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Paesi Bassi: i coltivatori di ciliegie beneficiano degli acquazzoni in Europa

Secondo l'Organizzazione dei Frutticoltori Olandesi (NFO), per molti coltivatori locali di ciliegie gli acquazzoni che si sono verificati in diverse zone in Europa sono stati una manna dal cielo. Infatti, grazie a queste condizioni meteorologiche, in alcune nazioni europee il raccolto di ciliegie è stato pesantemente danneggiato e ciò ha permesso alle ciliegie olandesi di ottenere un prezzo migliore all'estero.

"Nelle annate caratterizzate da molte precipitazioni, le esportazioni olandesi vanno sempre bene", ha dichiarato il presidente dell'associazione, Frederik Bunt. Tuttavia, anche nei Paesi Bassi alcuni coltivatori hanno avuto dei problemi, infatti si stima che il 30% circa delle ciliegie non ancora raccolte sia andato perso; tutto a beneficio dei frutticoltori che disponevano di una coltivazione protetta.

In altre nazioni europee, la percentuale di perdita è molto più alta. In Belgio, circa l'80% delle ciliegie non è riuscita a sopravvivere al maltempo. Per questa nazione - che nelle buone annate arriva a produrre 7.000 tonnellate di ciliegie - è la quarta volta in dieci anni che le ciliegie non arrivano alla raccolta.

I Paesi Bassi non sono molto estesi, ma del tutto rispettabili in termini di mercato cerasicolo. Nel 2012, secondo la NFO, sono state prodotte 600 tonnellate di ciliegie, tre volte tanto rispetto a 10 anni fa. Nelle nazioni del Bacino del mediterraneo accade raramente di perdere il raccolto (perlomeno in annate non anomale come quella del 2014) ed è proprio qui che vengono prodotte la maggior parte delle ciliegie. La Turchia è in testa con una produzione di 400.000 tonnellate all'anno.

Traduzione FreshPlaza Italia. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: