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Coldiretti: l'estate pazza e' gia' costata troppo a turismo e agricoltura

L'inizio dell'estate, in Italia, è stato segnato dal 34% di pioggia in più caduta nel mese di giugno, con punte di oltre il +200 per cento in alcune zone anche del Centro-Sud e del tempo incerto della prima meta di luglio.

Il maltempo, oltre a scoraggiare le partenze per le vacanze, ha anche colpito con temporali, bombe d'acqua e grandine le coltivazioni agricole spesso prossime alla raccolta, rovinando il lavoro di un intero anno di molte aziende agricole con effetti anche sull'occupazione stagionale.

E' quanto riferisce l'organizzazione agricola Coldiretti nel tracciare un bilancio dell'impatto economico negativo che le avversità climatiche hanno provocato nei settori del turismo e delle coltivazioni e che ammonterebbe ad 1 miliardo di Euro.

Il clima ha avuto conseguenze anche sui consumi di frutta e verdura, alimentando una spirale negativa tra consumi e deflazione che sta mettendo a rischio le imprese e la salute consumatori.

Gli effetti si fanno sentire anche sulla produzione agricola, con i prezzi all'azienda agricola che all'inizio di luglio - secondo l'Ismea - hanno perso oltre il 34% rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre va ancor peggio per i prezzi all'origine delle nettarine, con riduzioni anche del 40 per cento rispetto al valore a luglio dello scorso anno (cfr. FreshPlaza del 21/07/2014). E la situazione è peggiorata e si è estesa ad altre coltivazioni come le susine i meloni ed i cocomeri con quotazioni che - denuncia la Coldiretti - non consentono neanche di coprire i costi di raccolta.

Sul piano istituzionale la Coldiretti presenterà al Governo una serie di proposte per interventi che diano al settore migliori prospettive per il futuro: una corretta riconversione varietale; il coordinamento unico per l'immissione del prodotto sul mercato; la regolamentazione del sistema degli sconti e delle vendite sottocosto nella grande distribuzione organizzata; la regolamentazione sul commercio in materia di confezionamento che riduca i costi evitando il moltiplicarsi di formule diverse; lo sviluppo di fondi mutualistici per affrontare le situazioni eccezionali; la progettazione di nuove forme assicurative multirischio che comprendano le situazioni di crisi; l'esclusione della frutta più facilmente deperibile dal sistema del libero servizio nella Grande distribuzione organizzata (Gdo), maggiori controlli sul rispetto delle norme di commercializzazione e sui prodotti di importazione, troppo frequentemente spacciati per italiani.

Per l'immediato, al fine di dare maggiore soddisfazione a chi produce la buona frutta e rilanciare i consumi di più alta qualità e far ripartire mercato e prezzi negli ultimi 60 giorni di campagna, Coldiretti sostiene la richiesta che il Ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, ha fatto alla Commissione UE per l'utilizzo di quanto previsto dal Regolamento comunitario 1308/2013 (OCM Unica), con un intervento straordinario per la frutta estiva (pesche e nettarine, angurie, meloni, ecc.) che riguardi sia soci sia non soci di organizzazioni ortofrutticole.
Data di pubblicazione: