A dichiararlo a FreshPlaza è Piero Losito dell'omonima Azienda Agricola Losito, che sorge su un territorio interamente pianeggiante, tra i Monti Dauni e il mare Adriatico, ai piedi del Gargano, nel cuore di San Giovanni Rotondo (FG).
Il calendario produttivo dell'uva da tavola continuerà fino a dicembre, anche con le varietà Italia - che dovrebbe mostrare un leggero calo di volumi rispetto alla precedente campagna - e Palieri. "Siamo molto orientati all'estero per l'uva da tavola, in particolare il 60% è destinato alla Repubblica Ceca; seguono Lituania, Lettonia, Ucraina e Russia. In riferimento agli ultimi due mercati non dovremmo riscontrare problemi, nonostante la situazione geopolitica attuale. I contatti che abbiamo sentito finora ci hanno tranquillizzato circa i consumi e la situazione politica."
Il confezionamento dell'uva da tavola avviene direttamente in campo, in cassette di legno 30x40 o 30x50, 5 o 7 kg egalizzati. In questo caso il magazzino aziendale serve come primo appoggio della merce e per lo stoccaggio in cella frigorifera.
Riguardo a possibili investimenti su uve apirene (senza semi), Piero dichiara: "I nostri clienti ancora non ce le chiedono. Il nostro bacino di utenti dell'Europa dell'Est forse non apprezza ancora questo prodotto. Circa 8-10 anni fa avevamo destinato una parte di areale alla coltivazione di uve senza semi, ma 6 anni fa abbiamo deciso di estirpare le piante in quanto mancava la richiesta. Questo però non vuol dire che in futuro, al variare della domanda, non si possa ritentare."
Piero sottolinea comunque come nel periodo settembre-dicembre l'uva con semi non abbia molti concorrenti sui mercati di riferimento dell'azienda; lo stesso invece non si può dire per l'uva apirene, che in generale incontra la competizione da parte di Grecia, Spagna e Tunisia, ad esempio.
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"La nostra azienda vanta una notevole esperienza nel settore- continua l'imprenditore agricolo - e tramanda da diverse generazioni la sua capacità commerciale nei mercati italiani e nella Grande distribuzione organizzata-GDO. Tutta la produzione viene venduta a marchio Frutt@pulia e Losito, indistintamente sia sul mercato nazionale che estero. E' solo in base al cliente che viene scelto il marchio."
Nel 2007, l'Azienda Agricola Losito si è associata alla APOC Salerno, sposando quelli che sono i principi di valorizzazione dei vari prodotti attraverso un efficace sistema di rintracciabilità e di gestione della qualità. "E' un ottimo Gruppo, che innanzitutto investe in innovazioni. Anche la partecipazione a fiere internazionali, come Fruit Logistica di Berlino, ci offre la possibilità di acquisire nuovi contatti e rafforzare i rapporti commerciali. Inoltre da non sottovalutare il fattore familiare; c'è uno scambio costante di idee tra gli associati, proprio come fossimo tutti una grande famiglia."
Asparago
Non meno importante per L'azienda Losito è la produzione di asparagi di colore verde. Se il maltempo di giugno ha causato alcuni problemi alle uve pugliesi (danni da grandine e peronospora), Piero dichiara che le temperature fresche del mese hanno permesso alla sua azienda di restare in produzione con l'asparago fino al 28 giugno.
"Acquistiamo prodotto anche da terzi, su un calendario produttivo che va dai primi di marzo a giugno. Le varietà sono UC 157 F1 e Grande F1. La commercializzazione avviene in Nord Italia, oltre che in Germania e Inghilterra. I supermercati esteri chiedono principalmente un calibro medio, 10-16 mm; a livello nazionale invece c'è più varietà di richiesta, dall'asparagina al fiorone."
La merce arriva in magazzino, dove viene selezionata, calibrata, tagliata, etichettata, confezionata in buste da 500 gr e condizionata nelle celle frigorifere.
"Rispetto allo scorso anno si segnalano quotazioni in calo di un 5%, ma in generale quest'anno l'asparago ha avuto una campagna molto tranquilla. Ogni giorno si è registrata richiesta. A competere con noi è stata principalmente la Spagna, ma la nostra qualità ha tenuto bene il confronto. Per valorizzare il prodotto bisogna dare più sicurezza e tranquillità al consumatore: questo lo si può fare ottenendo le necessarie certificazioni ed evitando di minare l'immagine del settore agricolo italiano."
Novità
"Abbiamo già messo a dimora circa 4 ettari di barbatelle di uva Italia, che l'anno prossimo verranno innestate. Ogni anno investiamo nel mantenere giovane il prodotto; non puntiamo su nuove varietà, ma facciamo un riciclo costante di nuovi appezzamenti. Inoltre, da 4 anni, abbiamo una piccola produzione di albicocche di varietà Boreale e Ninfa, con calendario da metà maggio a metà giugno - conclude Piero - Una piccola nicchia che l'azienda intende sviluppare in futuro."
Contatti:
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Rosario Ferrara - Direttore Coordinatore
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