Belgio: prezzi dimezzati per i peperoni
Didier Algoet, si è lasciato alle spalle un anno difficile. Dopo che l'anno precedente la sua coltivazione di pomodori era stata colpita dal virus TSWV, ha dovuto estirpare le piante infette. "Nel giro di quattro settimane, il virus si era diffuso a tutta la serra, e non è stato possibile salvare nemmeno una pianta. Quest'anno, per evitare la problematica, abbiamo trapiantato i pomodori in serra all'inizio di luglio, con il programma di raccogliere fino a fine ottobre/inizi di novembre. Ci siamo riusciti; tuttavia i prezzi sono crollati e neppure sui cetrioli abbiamo ottenuto quotazioni soddisfacenti."
Per via di questo passaggio sui pomodori, si è proceduto in ritardo alla coltivazione dei peperoni in serra. Per il 12-13 gennaio, la superficie coltivata di Algoet era nuovamente colma di peperoni; questa volta verdi. "Volevamo una resistenza appropriata, per essere sicuri che la problematica TSWV non si sarebbe ripresentata. La varietà rossa presentava una resistenza troppo leggera."
Prezzi dimezzati
"Marzo ed aprile sono stati mesi pessimi per i peperoni di tutti i colori. Non ho mai visto una cosa del genere in 25 anni", ha riferito il coltivatore. "La fornitura dalla Spagna si è mantenuta elevata e noi siamo entrati sul mercato in anticipo, quindi l'offerta era abbondante. A maggio è andata un po' meglio e anche giugno è stato normale. Dopo un inizio di luglio positivo, i prezzi sono diminuiti la scorsa settimana: da 1,50 euro fino a 0,70-0,80 euro. Tuttavia abbiamo visto una ripresa, con quotazioni fino a 1,10 euro, per via di quantità di prodotto inferiori presenti sul mercato. La maggior parte delle persone ora è in vacanza, quindi preferiamo raccogliere meno per ottenere prezzi migliori."
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