"La commercializzazione del frutto, rigorosamente di produzione italiana, inizia nell'ultima decade di aprile, con i primi raccolti che arrivano dalla Basilicata – spiega il titolare - Dal metapontino (Policoro, Rotondella) arrivano invece le prime varietà prodotte in serra: Ninfa, Thyrintos e, di recente, Mogador. Si prosegue poi con altre varietà caratterizzate da colorazione più intensa e sapore più deciso: Antonio Errani, Aurora, Orange Rubis, Bella Imola, Reale d'Imola, Flopria, Bell'Italia, Flodea, Nella."
Da fine maggio fino ai primi giorni di luglio, accanto alle varietà provenienti dalla Basilicata, l'azienda commercializza tutte le varietà dell'albicocca Vesuviana: Vitillo, Ceccona, San Castrese, Cafona, Boreale, Portici, Baracca, fino ad arrivare alla "regina" in assoluto delle albicocche. "Parliamo della Pellecchiella", sottolinea Truglio.
"Le albicocche – prosegue Angelo - sono i frutti più coltivati nell'area vesuviana, dove la natura vulcanica del terreno, la ricchezza di minerali e di potassio nel suolo, favoriscono questa coltura, conferendo ai frutti un sapore caratteristico."
La pianta di albicocco appartiene alla stessa famiglia delle rose. E' originaria della Cina, dove esiste da oltre 4.000 anni. Da qui si estese lentamente attraverso l'Asia Centrale sino ad arrivare in Armenia, dove venne scoperta da Alessandro Magno. Ma chi la diffuse nel bacino del Mediterraneo furono i Greci, che la portarono in Italia attraverso le loro colonie nel sud della penisola. I Greci chiamavano le albicocche "Crisòmelos", ossia mele d'oro. Un termine molto simile a quello rimasto fino ad oggi nel dialetto vesuviano, che utilizza la parola "Crisòmmole" per indicare questo dolce frutto.
Le albicocche hanno un contenuto eccellente di vitamine A, B e C, sono ricchissime di potassio, magnesio e ferro, per cui, grazie alle loro proprietà nutrizionali, rafforzano il sistema immunitario e contribuiscono alla salute di occhi, capelli e gengive, mantenendo giovane la pelle. Ma aiutano anche il bilanciamento della pressione sanguigna, la funzionalità cardiaca e contrastano la formazione di placche sulla parete interna delle arterie. E tutto ciò con un ridotto apporto calorico: solo 48 calorie per 100 grammi di prodotto.
Un altro articolo di punta della società Albafrutta è la nettarina. "Anche in questo caso – spiega il titolare - si inizia con il prodotto proveniente dalla Basilicata con le varietà Big Top, Big Ben e Laura, per poi proseguire con le varietà romagnole Rich Lady, Stark Red Gold, Caldese."
Da giugno a dicembre, Albafrutta ha a disposizione anche un'ampia gamma di susine. "Si va dalla susina rossa alla susina bianca – illustra Angelo Truglio - cercando di soddisfare anche le varie esigenze di prezzo. Le varietà più commercializzate sono: Goccia d'Oro, San Pietro, Sangue di Drago, Regina Claudia, Fortuna, TC Sun, Angeleno."
"Il 2013 ha rappresentato una buona annata per la commercializzazione della frutta estiva, con quotazioni soddisfacenti – aggiunge l'amministratore della ditta - La stagione in corso, invece, si presenta decisamente diversa, anche e soprattutto a causa dell'incerto andamento meteorologico, con una primavera piuttosto piovosa ed un'estate che stenta a decollare, per cui le quotazioni medie hanno registrato un calo generalizzato."
"La nostra azienda presta un'attenzione particolare alla produzione: il rapporto con i coltivatori è diretto, con costanti sopralluoghi presso le aree di produzione per monitorare e verificare continuamente l'andamento delle colture, la capacità produttiva dei vari lotti, le percentuali delle varie pezzature. In questo mod,o l'azienda può programmare e gestire in maniera organizzata la propria stagione di commercializzazione."
In tal senso l'impegno dell'azienda passa anche attraverso il supporto ai produttori per l'impianto di nuove varietà: in particolare per quanto riguarda le albicocche, c'è una continua sperimentazione di nuovi innesti che garantiscano maggiore resa con potenziamento delle caratteristiche organolettiche tipiche della cultivar.
"Il grosso della nostra vendita è rivolto ai Mercati nazionali, soprattutto quelli del centro-nord (per un 70%), ma una parte della merce viene riservata anche alla Grande Distribuzione Organizzata (10%) così come ai dettaglianti (20%). Sostanzialmente, il 90% delle vendite sono dirette al mercato interno; solo un 10% dei prodotti viene venduto a ditte estere, in particolare francesi e tedesche."
L'azienda Albafrutta si è recentemente dotata di un macchinario, progettato ad hoc per le proprie esigenze: si tratta di una mini linea di lavorazione per merce contenuta in bins. Il macchinario garantisce un rovesciamento delicato del prodotto – elemento molto importante per frutti quali albicocche o nettarine – e in più permette di abbattere del 50% i tempi di lavorazione della merce.
L'obiettivo di Albafrutta resta, però, quello di affiancare a tale mini linea di lavorazione una spazzolatrice per agrumi, che consentirebbe di poter conferire un valore aggiunto alle forniture di mandarini satsuma myagawa, arance e clementine ed offrire, quindi, un prodotto esteticamente più apprezzabile. L'ostacolo, in tal senso, viene dall'attuale regolamento di mercato che non consente l'installazione, all'interno dei posteggi dei grossisti, di un simile macchinario.
"Ci auguriamo ed auspichiamo che, in un futuro non troppo lontano, vengano recepite queste esigenze di noi operatori - osserva Angelo - Noi ci sforziamo al massimo per valorizzare le nostre aziende, per essere sempre più competitivi e per poter soddisfare al meglio le richieste di una clientela oggi sempre più attenta; ma anche i regolamenti devono venirci incontro."
Albafrutta commercializza anche altri prodotti: da settembre a maggio l'offerta è caratterizzata da agrumi come myagawa, arance, clementine e mandarini.
Per maggiori informazioni:
Albafrutta srl
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