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Puglia: almeno due settimane ancora per l'effettiva partenza della campagna dell'uva da tavola

"Nonostante qualcuno abbia già iniziato la propria campagna dell'uva da tavola, qui da noi siamo in ritardo di due settimane. La merce non è pronta. Sarebbe perciò inutile, e soprattutto dannoso per noi, tagliare i grappoli prima solo per cercare di spuntare qualche centesimo in più. Così facendo si rovina il mercato e le nostre uve rischiano di perdere credibilità", così racconta a FreshPlaza un produttore del Barese.

"La pioggia mette sempre la pianta in vegetazione, mentre per raggiungere il giusto grado zuccherino e il giusto colore degli acini deve essere ingannata: cioè deve ricevere poca acqua e tanto sole. Quest'estate, invece, il clima è stato altalenante."

Il vero picco della campagna, secondo il produttore, è previsto per la seconda metà di agosto. Aggiunge: "Con questi presupposti, si prevede un difficile mese di settembre: la merce arriverà tutta insieme, non ci sarà tempo per smaltirla e non oso immaginare a quel punto cosa accadrà ai prezzi, data la crisi dei consumi."

Come limitare i danni, dunque? Come far fronte a quello che si prevede un mercato difficilissimo? Il produttore dichiara: "Bisogna incentivare il consumo, creare delle nuove forme di promozione da attivare subito e non quando ormai la situazione sarà ingestibile; basti pensare all'attuale debacle delle pesche e delle nettarine. E poi dare un taglio alle super offerte di merce in promozione nella grande distribuzione."

Nel frattempo, le prime partite di uva pugliese nei mercati all'ingrosso del Nord stanno ricevendo un'ottima accoglienza anche in termini di prezzo (leggi articolo correlato).