"A Walther Faedi il Premio "Bella di Cesena 2014"
"Nel nome del premio – ha spiegato il presidente Giancarlo Brighi - oltre il riferimento alla città di Cesena, è racchiusa l'importanza che l'ortofrutticoltura ha avuto e avrà in queste zone, grazie anche al contributo di ricercatori impegnati e preparati come il dottor Faedi”.
"Come ricercatore sono abituato a pensare il presente e, soprattutto, il futuro - ha detto a FreshPlaza Walther Faedi - Questo premio, che ricevo con piacere, mi fa ritornare al passato, ai ricordi di quando bambino il mio nonno Ettore raccoglieva le pesche Bella di Cesena. Era un vero piacere gustarne una ben matura, appena raccolta. Mio nonno coltivava allora (fine anni '50) sia Carman sia Bella di Cesena, molto probabilmente selezionata da un semenzale della prima. Ambedue presentavano un difetto, per me quasi insopportabile, dovuto alla eccessiva tomentosità del frutto, per cui era necessario spazzolare le casse. Ricordo anche che la raccolta era sempre molto anticipata, in quanto i frutti erano avviati all'esportazione in Germania e, se vicini alla maturazione, non resistevano al trasporto".
L'antica varietà di pesco che dà il nome al premio.
"Da allora - ha continuato il direttore del CRA-FRF di Forlì - la ricerca ha fatto passi da gigante nel migliorare queste caratteristiche, ma non sempre ha mantenuto i caratteri di rusticità e produttività dell'albero e gustativi del frutto. Ritengo che ora il ricercatore moderno debba rivolgersi al passato proprio per recuperare quelle caratteristiche perse e non più considerate nelle attività di breeding di diverse specie frutticole. Ben ha fatto il Crpv a coordinare un progetto della Regione Emilia-Romagna per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, a tutela del patrimonio genetico di varietà e razze autoctone della provincia di Forlì-Cesena. Ed è per me un vero piacere andare il sabato mattina al mercato nel Lungo Fiume di Cesena e osservare esposte molte confezioni di pesche Bella di Cesena o, prima, di ciliegie Corniole, prodotte e vendute da numerose Aziende locali, preferite e apprezzate dai consumatori".
L'Associazione Terre centuriate cesenati, attiva dai primi anni '90, si occupa dello studio, divulgazione e valorizzazione di quel lembo di terra compreso fra i fiumi Savio, Pisciatello-Rubicone e il mare di Cervia e Cesenatico. Negli anni l'Associazione ha pubblicato numerosi volumi e opuscoli, realizzato mostre fotografiche itineranti e un percorso turistico-culturale nelle frazioni della centuriazione. Particolare dedizione è stata rivolta all'organizzazione di visite didattiche, conferenze e convegni anche a livello internazionale.
Prossimo obiettivo dell'Associazione sarà la creazione di un Museo della Centuriazione, in cui è prevista una apposita sezione dedicata al recupero delle principali specie da frutto che si sono sviluppate su questo territorio.
Proprio in questo ambito, l'Associazione ha istituito la consegna del Premio Bella di Cesena a testimonianza del lavoro manuale dei contadini e intellettuale dei ricercatori che hanno permesso di mantenere la straordinaria pianificazione di questi territori.