La frutta a guscio aiuta a ridurre di un terzo il rischio di infarto
Lo studio ha analizzato 18 ricerche condotte in precedenza verificando l'effettiva efficacia del mangiare frutta a guscio nei confronti delle malattie croniche. Sono stati così presi in esame i dati di circa 12.000 casi di pazienti diabetici (tipo 2), 15.000 con problematiche cardiache e 50.000 morti premature.
Secondo i risultati ottenuti dai ricercatori della Hua Zhong University of Science and Technology di Wuhan, Cina, e della Harvard School of Public Health di Boston, negli USA, la riduzione del rischio di infarto per chi assumeva con regolarità frutta a guscio rispetto agli altri era compresa tra il 28 e il 29%. A questo rilevante effetto si affianca anche quello relativo alle morti premature in generale con un pericolo ridotto del 17%.
A supportare i benefici effetti di noci, mandorle e pistacchi soprattutto la loro composizione, ricca di acidi grassi insaturi, vitamine, sali minerali e altri nutrienti. Come indicato dagli stessi ricercatori: "Questi risultati supportano le raccomandazioni di includere la frutta a guscio in una dieta sana per la prevenzione delle malattie croniche".