Ideas: nasce un nuovo modo di tracciare i prodotti agroalimentari
Obiettivo primario di Ideas è fornire alle aziende del settore agroalimentare uno strumento efficace in grado di valorizzare le buone pratiche di produzione e, al tempo stesso, dare ai consumatori la possibilità di accedere a una serie di informazioni prima precluse, qualitative (origine, produzione, trasformazione e flussi fisici) e quantitative (analisi fisiche, chimiche, microbiologiche).
L'aspetto innovativo sta, quindi, in una prospettiva di completezza nella tracciatura della supply chain e in un monitoraggio analitico di tutti gli elementi e le fasi del percorso e del processo produttivo. Il tutto nel rispetto del rigore scientifico garantito dal Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell'Ateneo di Ferrara, che si occupa dell’analisi e raccolta dei dati.
Come spiegato da Marco Malavasi, consulente di Economia e marketing, il consumatore oggi si trova nella cosiddetta "era biomediatica": "La comunicazione si sta digitalizzando in modo rapido e mutevole e lo stile di vita - che fino a pochi anni fa non contemplava il binomio divulgazione tecnologica/consumi, per lo meno dal lato B2C - ora si nutre regolarmente di quella linfa mediatica e tecnologica dotata di potenzialità che sta rivoluzionando il rapporto tra chi produce e chi consuma".
Maria Gabriella Marchetti, ricercatrice del Dipartimento di Scienze della Vita, ha illustrato come, con il supporto della genetica, sia possibile rilevare la presenza di microrganismi patogeni, allergeni e organismi geneticamente modificati. La rigorosità dell'analisi assicura un'elevata specificità dei risultati e la possibilità di identificazione a diversi livelli: individuo, razza e specie. La metodologia di analisi garantisce la riproducibilità dei risultati che non sono influenzati né dal tipo di tessuto, dal sesso, dall'età dell’animale, né da fattori ambientali.
"L'approccio analitico - ha aggiunto Elena Tamburini, ricercatrice presso lo stesso Dipartimento - potrà inoltre essere potenziato dall'utilizzo della tecnica NIR (Near Infrared Spectroscopy), che può rappresentare una base analitica innovativa per costruire nuovi protocolli di tracciabilità di prodotto, di processo e di origine delle materie prime, con vantaggi di costo e di tempo rispetto alle analisi tradizionali. E' una tecnica non distruttiva, rapida e versatile che, sfruttando l'interazione tra una radiazione luminosa e il campione, permette di determinare la concentrazione di tutte le sostanze di interesse per la caratterizzazione del prodotto o dell'alimento".
Perché un’azienda dovrebbe impegnare tempo e risorse per realizzare questo progetto? Gian Paolo Barbieri, economista industriale, non ha dubbi: "L'azienda che scegliesse di dotarsi di un sistema di tracciabilità concreto e scientificamente valido come quello proposto da Ideas - ha detto - ne ricaverebbe un sicuro vantaggio competitivo, potendo contare, da una parte, su rigore scientifico e metodologico e, dall'altra, su rapidità e rispetto dei tempi".
"Tutti i dati - ha chiarito Valentina Donegà dell'Università di Ferrara - saranno integrati in un sistema funzionale e interattivo che sarà fruibile ai consumatori impiegando il loro dispositivo mobile (smartphone, tablet) e accessibile grazie a un QR code apposto sulla confezione o direttamente sul prodotto, a seconda delle esigenze aziendali".
Nel breve termine, la ricaduta commerciale attesa per l'azienda è in termini di riposizionamento dei prodotti coinvolti e di vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti, per essersi dotati di un sistema innovativo di tracciabilità con il sigillo dell'Università.
In generale, il sistema proposto da Ideas permette di gettare le basi per un nuovo concetto di tracciabilità e un rinnovato rapporto tra produttore e consumatore, in modo che quest'ultimo sia messo nelle condizioni di distinguere le aziende che lavorano secondo criteri di qualità e trasparenza.
Per maggiori info:
Ideas
Valentina Donegà
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